Nota anche come Chiesa della Congrega, poiché venne fondata nel XVII secolo come sede della Congregazione di frati del SS. Rosario, la Chiesa della Madonna del Rosario si erge su uno sperone roccioso che domina il paese. Il terreno su cui è stata edificata è in forte pendenza, motivo all’origine dei contrafforti a scarpa, inseriti come sostegno dei muri posteriori e laterali dell’edificio. L'esterno, costruito in pietra locale e fortemente connotato dalla presenza delle buche pontaie, è semplice e dimesso. Vi si contrappone l’interno barocco a navata unica, intonacato di bianco, che senza essere sontuoso presenta decorazioni a stucco e dipinti, opera di artisti locali. La chiesa presenta l’architettura tipica delle confraternite: si sviluppa su due piani, quello superiore deputato a chiesa in cui si svolgevano le funzioni religiose e a sede della Congrega e quello interrato, a cui si accedeva attraverso un’apertura nella zona absidale, adibito a sepoltura dei confratelli. La chiesa ha subito negli anni Settanta danni consistenti, dovuti al crollo di una parte della roccia su cui poggia; da quel momento la Curia, proprietaria del bene, ha intrapreso diversi interventi tra cui la messa in sicurezza del tetto e del campanile. Tuttavia la chiesa risulta inagibile e i cittadini, costituitisi in comitato, si sono mobilitati al censimento per chiedere il recupero dell’edificio. Grande è stato l’impegno dei villesi, che hanno esteso il loro appello ai conterranei espatriati nel mondo, raccogliendo firme non solo da tutta Italia, ma anche dagli Stati Uniti, dal Canada, dall’Australia e da diverse parti d’Europa.