La Chiesa di S. Panfilo di Tornimparte risale al XV sec. Romanica nell'impostazione, ha subito ricostruzioni e restauri nel corso dei secoli, tanto che la sua torre campanaria appare come una costruzione settecentesca. La facciata della chiesa è preceduta da un vasto sagrato, l'interno è asimmetrico e si presenta diviso da tre coppie di colonne in quattro navate con ingresso e zona absidale decentrati. Già nella zona del portico troviamo rilevanti affreschi del XIV secolo, ma è l'abside che ospita il grandioso ciclo di affreschi che il Pittore Saturnino Gatti (1463-1518), seguace di Botticelli e allievo del Verrocchio, ha realizzato intorno al 1495. Il ciclo di affreschi rappresenta storie della vita e della passione di Cristo. La volta dell'abside ospita la scena della Gloria di Dio con l'imponente figura di Dio Padre circondato da Santi, volti di cherubini e musici. Interessante il cartiglio con un rigo musicale, le cui note ripropongono perfettamente il canto gregoriano del Gloria in Excelsis Deo. Nel timpano è visibile l'affresco di una Annunciazione. Tra l'angelo e la Madonna la figura di Dio Padre ed una chiesa che potrebbe essere quella di S. Bernardino a L'Aquila. In basso sono raffigurati due personaggi: uno è S. Vito col cane ai piedi, l'altro, con il saio dei frati minori francescani, è fra Pietro dell'Aquila da Tornimparte, detto Scotello, noto filosofo e teologo scolastico del 1300.