Secondo la storiografia locale la chiesa risale alla metà dell’XI secolo, quando la città di Vasto si chiamava Castellum Aymonis. L’origine della torre è invece normanna, anche se fu ricostruita nella prima metà del XIV secolo e poi trasformata in campanile a partire dal 1714. Nell’impianto originario la chiesa era a navata unica con l’ingresso su un portico ricavato sul fianco occidentale.
Su progetto dell’architetto vastese Nicola Maria Pietrocola, la chiesa fu trasformata nel corso dell’’800 nell’impianto a tre navate con coro rialzato e copertura voltata che attualmente esibisce.
Oltre al prezioso organo realizzato nel 1719 da Domenico Mangino, la chiesa conserva tra gli altri dipinti un Ecce Homo attribuito alla scuola di Tiziano (XVI sec.), Lo Sposalizio di S. Caterina di Paolo Veronese, Il Battesimo di S. Agostino di Luigi Benfatto (1569-1609), La Pentecoste e La presentazione del Camauro a papa Celestino V di Francesco Solimena (1727), e statue lignee di scuola napoletana.