La storia della Chiesa Madre di Mirabella Imbaccari s'intreccia con la storia della fondazione del centro abitato. La Chiesa, dedicata a Maria SS.ma delle Grazie ( ce lo ricorda l'iscrizione posta sulla sommità dell'arcata della navata centrale: Questo tempio è dedicato alla Vergine Madre di Dio ), fu iniziata nel 1630 dal barone Giacinto Paternò contemporaneamente alla costruzione del (suo) PALAZZO e alle 60 case scaglionate lungo l'attuale via Trigona. Dopo il terremoto del 1693 la Chiesa venne riparata dal barone Aloisio Trigona, ma totalmente rinnovata e ampliata da una a tre navate ad opera del principe Vincenzo Paternò Castello tra il 1737 e il 1749 . L'architetto Catanese Antonio Ignaccolo così descrive la facciata esterna: E' costituita da tre ordini di fabbrica che si rastremano verso l'alto. Il passaggio da un ordine all'altro è mediato da elementi mistilinei e sono ritmati da eleganti paraste, otto nel primo con capitelli ionici. Nel terzo sono allogiate le campane sorrette da trifore con archi a tutto sesto e incorniciate da lesene con capitelli dorici; il sistema campanario contiene un piano attico con timpano spezzato; una croce è sistemata su una solida base, ai cui lati sono poste due guglie, con funzione strutturale e decorativa.