Costruita su uno sperone di roccia come un nido d'aquila, nel Medioevo fu una roccaforte, successivamente trasformata in Chiesa. Secondo la leggenda, qui morì il santo protettore del Paese, Sant'Ermete, in fuga da un gelido inverno. Il terremoto della Marsica del 1915 la distrusse durante lo svolgimento di una funzione religiosa (da qui il nome Chiesa Spallata): l'attuale croce ricorda le numerose vittime di quella tragica mattina. Domina la Valle Roveto, come un terrazzo affacciato sulla conca del Liri, ed è a sua volta dominata dalle alte cime che la circondano. Uno dei più bei punti panoramici del paese, può essere raggiunto attraverso una sentiero che dà l'impressione dell'abbandono, anche a causa delle numerose antenne televisive e delle case diroccate che si incontrano lungo il percorso. Un intervento della provincia ha solo parziamente ridato luce alle mura perimetrali ricoperte dalla vegetazione. Resta un luogo mistico, che offre ancora profondissima quiete a chi è in cerca dell'infinito.