Il Convento di Monterosso al Mare, appartenente all'Ordine dei Frati Minori Cappuccini della Provincia di Genova, è sempre stato un luogo di riferimento sia per la comunità locale che per i visitatori delle Cinque Terre. Costruito dai religiosi a partire dal 1619, a seguito dell’arrivo dei francesi, nel 1810, dopo la cacciata dei frati, venne utilizzato come lazzaretto e come magazzino e nel 1894 un sacerdote del luogo lo comprò e lo restaurò, donandolo nuovamente ai Cappuccini.
Il Convento è posto sul promontorio che separa l'antico borgo di Monterosso dalla località di Fegina, che si è sviluppata in epoca più recente. Il Convento custodisce numerosi tesori d’arte: la Chiesa seicentesca, le sue opere d'arte (fra cui la "Crocifissione" attribuita al pittore van Dyck, "San Girolamo penitente" di Luca Cambiaso), il refettorio a volte con "La Veronica" di Bernardo Strozzi, il convento che ha mantenuto le caratteristiche architettoniche originarie con gli orti, il vigneto, la limonaia e un terrazzo affacciato sul mare.
Il Convento, che insieme alle Cinque Terre rientra nel Patrimonio dell'Unesco, oltre a essere un riferimento dal punto di vista spirituale, lo è anche dal punto di vista culturale e sociale grazie alle numerose iniziative promosse da Padre Renato Brenz Verca.
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