I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
DUOMO DI NAPOLI DI SANTA MARIA  ASSUNTA

DUOMO DI NAPOLI DI SANTA MARIA ASSUNTA

NAPOLI

581°

POSTO

14

VOTI
Condividi
DUOMO DI NAPOLI DI SANTA MARIA ASSUNTA
Il Duomo di Napoli, la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, la si scopre all’improvviso camminando lungo l’ottocentesca via omonima. Un’arteria pensata in età borbonica ma realizzata solo con lo sventramento della città nei primi decenni dell’Unità d’Italia. L’edificazione della Cattedrale fu voluta da Carlo d’Angiò nel 1294, nel luogo dove sorgevano due antiche basiliche: Santa Restituta e la Stefania. Per lasciar posto alla nuova costruzione, quest’ultima fu completamente demolita, mentre la basilica di Santa Restituta fu ridotta al ruolo di cappella laterale. In stile gotico, ha un impianto a croce latina, a tre navate. Il soffitto della navata principale è a cassettoni, in legno intagliato e dorato, mentre le navate laterali hanno volta a crociera, con decorazioni barocche. Le decorazioni a stucchi che decorano tutta la chiesa sono della fine del Seicento. La facciata del Duomo, alta circa 50 metri, è dotata di tre portali, la porta di destra viene dischiusa soltanto per le festività che celebrano San Gennaro e in alcuni casi straordinari. La facciata angioina, distrutta insieme al campanile dal terremoto del 1349, fu ricostruita in stile gotico. Le navate laterali, con le loro cappelle e nicchie, testimoniano i vari passaggi nell’arte e nell’architettura napoletana nel corso dei secoli. Tra le tante cappelle, due si distinguono sopra le altre per dimensione e rilevanza artistica. La Cappella di Santa Restituta, sulla navata sinistra, corrisponde all’antica basilica voluta dall’imperatore Costantino. E’ un’interessante testimonianza dell’arte paleocristiana a Napoli. Si presenta con tre navate ed ospita oggi opere di Luca Giordano e sculture trecentesche. Da qui si accede anche alla zona archeologica che si trova sotto il Duomo, dove sono conservati importanti resti della città greco-romana e paleocristiana. A destra dell’abside c’è anche l’accesso al Battistero di San Giovanni in Fonte, considerato il più antico d’occidente. La Cappella del Tesoro di San Gennaro (la terza a destra) risale invece alla prima metà del XVII secolo. E’ in questa cappella, in un magnifico stile barocco, che tutti gli anni si attende con ansia il miracolo della liquefazione del sangue del santo. Superato il cancello bronzeo di Cosimo Fanzago si entra in una cappella con pianta a croce greca con quattro bracci di dimensione ridotta e cupola a doppia calotta. Qui sono custoditi il busto d’argento e le ampolle col sangue di San Gennaro. Sotto l’altare maggiore si trova la Cappella del Succorpo, la cripta del Duomo. E’ anche conosciuto come Cappella Carafa, in onore del cardinale Oliviero Carafa che la volle edificare per custodirvi le reliquie di San Gennaro insieme a altri 51 santi. Giovan Tommaso Malvito la concepisce come se fosse una basilica. Ha una pianta a tre navate scandite da colonne antiche con capitelli ionici con delle nicchie laterali e una cappella terminale. Dall’esterno del Duomo è possibile accedere al Museo del Tesoro di San Gennaro, che ospita numerosissime opere d’arte, gioielli, argenti donati nel corso dei secoli in segno di devozione al santo patrono.

Gallery

Scheda completa al 100%
Arricchisci o modifica questa scheda

Esiste già una scheda per questo luogo?
Segnalaci se questa scheda è un duplicato.

I contenuti di questa scheda sono generati dagli utenti e non riflettono un giudizio del FAI sul luogo.
Il FAI non è responsabile dell’eventuale violazione di copyright delle immagini pubblicate.
Contenuti impropri e utilizzi non corretti delle immagini possono essere segnalati a: iluoghidelcuore@fondoambiente.it.
Questo luogo è stato votato anche nel:
Censimento 2022

581° Posto

14 Voti
Censimento 2020

32,339° Posto

2 Voti
Censimento 2018

10,392° Posto

8 Voti
Censimento 2016

6,864° Posto

9 Voti
Censimento 2014

1,331° Posto

26 Voti
Censimento 2012

784° Posto

16 Voti
0

Scopri altri luoghi vicini

590°
5 voti

Arti decorative

SAN GENNARO DI JORIT

NAPOLI

593°
2 voti

Area urbana, piazza

VIA DUOMO

NAPOLI

593°
2 voti

Museo

OSPEDALE DELLE BAMBOLE

NAPOLI

566°
29 voti

Palazzo storico, dimora storica

PALAZZO MARIGLIANO

NAPOLI

Scopri altri luoghi simili

51,443 voti

Chiesa

CHIESETTA DI SAN PIETRO DEI SAMARI NEL PARCO DI GALLIPOLI

GALLIPOLI, LECCE

31,028 voti

Chiesa

CHIESA DI SAN GIACOMO DELLA VITTORIA

ALESSANDRIA

22,890 voti

Chiesa

BASILICA DEI FIESCHI

COGORNO, GENOVA

22,574 voti

Chiesa

CHIESA DI SANTA MARIA DI CASTELLO

ALESSANDRIA

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati

DUOMO DI NAPOLI DI SANTA MARIA ASSUNTA

NAPOLI

Condividi
DUOMO DI NAPOLI DI SANTA MARIA ASSUNTA
Il Duomo di Napoli, la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, la si scopre all’improvviso camminando lungo l’ottocentesca via omonima. Un’arteria pensata in età borbonica ma realizzata solo con lo sventramento della città nei primi decenni dell’Unità d’Italia. L’edificazione della Cattedrale fu voluta da Carlo d’Angiò nel 1294, nel luogo dove sorgevano due antiche basiliche: Santa Restituta e la Stefania. Per lasciar posto alla nuova costruzione, quest’ultima fu completamente demolita, mentre la basilica di Santa Restituta fu ridotta al ruolo di cappella laterale. In stile gotico, ha un impianto a croce latina, a tre navate. Il soffitto della navata principale è a cassettoni, in legno intagliato e dorato, mentre le navate laterali hanno volta a crociera, con decorazioni barocche. Le decorazioni a stucchi che decorano tutta la chiesa sono della fine del Seicento. La facciata del Duomo, alta circa 50 metri, è dotata di tre portali, la porta di destra viene dischiusa soltanto per le festività che celebrano San Gennaro e in alcuni casi straordinari. La facciata angioina, distrutta insieme al campanile dal terremoto del 1349, fu ricostruita in stile gotico. Le navate laterali, con le loro cappelle e nicchie, testimoniano i vari passaggi nell’arte e nell’architettura napoletana nel corso dei secoli. Tra le tante cappelle, due si distinguono sopra le altre per dimensione e rilevanza artistica. La Cappella di Santa Restituta, sulla navata sinistra, corrisponde all’antica basilica voluta dall’imperatore Costantino. E’ un’interessante testimonianza dell’arte paleocristiana a Napoli. Si presenta con tre navate ed ospita oggi opere di Luca Giordano e sculture trecentesche. Da qui si accede anche alla zona archeologica che si trova sotto il Duomo, dove sono conservati importanti resti della città greco-romana e paleocristiana. A destra dell’abside c’è anche l’accesso al Battistero di San Giovanni in Fonte, considerato il più antico d’occidente. La Cappella del Tesoro di San Gennaro (la terza a destra) risale invece alla prima metà del XVII secolo. E’ in questa cappella, in un magnifico stile barocco, che tutti gli anni si attende con ansia il miracolo della liquefazione del sangue del santo. Superato il cancello bronzeo di Cosimo Fanzago si entra in una cappella con pianta a croce greca con quattro bracci di dimensione ridotta e cupola a doppia calotta. Qui sono custoditi il busto d’argento e le ampolle col sangue di San Gennaro. Sotto l’altare maggiore si trova la Cappella del Succorpo, la cripta del Duomo. E’ anche conosciuto come Cappella Carafa, in onore del cardinale Oliviero Carafa che la volle edificare per custodirvi le reliquie di San Gennaro insieme a altri 51 santi. Giovan Tommaso Malvito la concepisce come se fosse una basilica. Ha una pianta a tre navate scandite da colonne antiche con capitelli ionici con delle nicchie laterali e una cappella terminale. Dall’esterno del Duomo è possibile accedere al Museo del Tesoro di San Gennaro, che ospita numerosissime opere d’arte, gioielli, argenti donati nel corso dei secoli in segno di devozione al santo patrono.
Campagne in corso in questo luogo
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
2012, 2014, 2016, 2018, 2020, 2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te