In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Il Conte Guido Antonio Montefeltro, nella seconda metà del 1300, dà incarico al nobile Matteo Accomanducci di Montefalcone (odierna Acqualagna) di sovrintendere alla costruzione del borgo di Fermignano. La felice ubicazione, sul punto di incrocio di importanti strade, ha favorito la nascita del "castello" con la torre, i mulini e la cartiera nei pressi del ponte sul fiume Metauro.
La costruzione della cartiera era stata avviata nell'autunno del 1407 e la sua attività iniziò nel maggio del 1408. I primi affittuari dell'opificio furono cartai di origine fabrianese ai quali, con il tempo, si sostituirono cartai locali formati dai primi. Nel primo secolo di vita, la cartiera fu controllata direttamente dalla famiglia ducale; nel 1507 venne donata dal Duca Guidoubaldo da Montefeltro alla Venerabile Cappella del SS.mo Sacramento del Duomo di Urbino con un duplice scopo: i proventi della vendita della carta dovevano essere impiegati per sostenere la Cappella Musicale del Duomo nelle sue attività e per l'officio delle messe in suffragio dei Montefeltro.
Nel 1703 papa Clemente XI Gianfrancesco Albani, riconoscendo l'importanza della cartiera di Fermignano concede privilegi "in moto perpetuo". Agli inizi del 1800 l'Amministrazione della Cappella del SS.mo Sacramento si disinteressò della gestione ordinaria della cartiera sino ad arrivare al suo completo decadimento. Il 23 settembre 1870 la cartiera cessa l'attività e gli immobili vengono venduti alla famiglia dei Principi Albani di Pesaro. Nel 1907 inizia l'attività la filanda Coltorti per poi diventare nel 1914 lanificio Carotti, che continuerà la propria attività sino alla fine degli anni novanta del secolo scorso. L'edificio, acquistato dal sig. Giovanni Pagliardini, dal 2006 è proprietà di Megawatt srl, che lo ha recentemente restaurato. Il corpo di fabbrica più antico, originariamente corrispondente con la cartiera ducale del XV° secolo è costituito da una serie di ampi locali collegati tra loro, disposti su tre livelli. All'altezza della seconda cascata naturale, si trovano i locali operativi della centrale idro-elettrica, ancora in funzione con le originali macchine idrauliche installate nei primi anni del 900 dai titolari del lanificio.
Durante le Giornate FAI di Primavera sarà possibile visitare gli interni dell'Ex lanificio Carotti, a fianco della torre medioevale. All'esterno dell'ex lanificio da ammirare, oltre alla torre, "la fonte del mascherone", il ponte medioevale con edicola in cui si conserva un affresco di fine 400 raffigurante la Madonna con bambino ricoperta da un paliotto ligneo, l'ex Mattatoio (1870) e i lavatoi con balcone sulle cascate. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell'Istituto Bramante, sabato e domenica, negli orari 10/13 e 15/18. Le visite guidate delle turbine saranno a cura di Giovanni Pagliardini e dei suoi collaboratori.
Apprendisti Ciceroni Istituto Comprensivo Donato Bramante di Fermignano Visita alle turbine a cura di Giovanni Pagliardini e collaboratori