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GUGLIA DI MARCELLO SENTIERO NATURA SALINE DI PRIOLO

GUGLIA DI MARCELLO SENTIERO NATURA SALINE DI PRIOLO

PRIOLO GARGALLO, SIRACUSA

580°

POSTO

15

VOTI
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GUGLIA DI MARCELLO SENTIERO NATURA SALINE DI PRIOLO
Accovacciata sul prato verde del “sito Natura 2000”, all’interno della riserva di Saline di Priolo, giace lì, circondata dalle braccia di qualche rovo gentile, la piramide “Guglia di Marcello”, antico rudere costruito in blocchi di pietra calcarea sovrapposti, che poggiano su un basamento di rocce, nascosta tra le siepi e i viali naturali, oramai bruciati dal devastante e arrogante incendio del 10 luglio 2019. Il sito riconosciuto per la sua importanza archeologica e naturalistica, crea un connubio armonioso ed emozionante con la Guglia, suggestivo monumento di oltre 2000 anni, forse sarcofago di qualche tesoro nascosto. Verosimilmente, tra le tante leggende, racconti popolari, credenze religiose, la piramide di età ellenistica- romana, sita nel territorio di Priolo Gargallo, fu eletta in onore del condottiero Console Marcello. Solo i cultori di storia antica e gli archeologi conoscono bene la “Guglia di Marcello” ma è sconosciuta ai turisti. Per valorizzarla e renderla fruibile a tutti, basta un “CLIC”, un piccolo sentiero, un ponte il legno, una segnaletica e può diventare patrimonio di tutti! Abbracciata solo da timide tamerici e cantata dalle odi degli usignoli di fiume, che invano provano a proteggere ciò che rimane ancora oggi della Guglia, è ammirata, al momento, dai soli grandi uccelli dalle ali di fuoco: i “fenicotteri rosa”, cimelio di un luogo ancora a tanti sconosciuto e che qui hanno trovato l’unica casa siciliana, ove riprodursi. Purtroppo, dov’è custodito l’oro nero di uno dei più grandi poli petrolchimici d’Europa, in mezzo alle industrie, sta nascosta questa perla, “la Guglia”, avvolta dal pantano delle saline, unico polmone e cuore verde di quel luogo unico e popolato da animali e piante, a rivincita di una natura che prova a riprendersi ciò che era suo e se è vero come disse il cantautore De André: “che dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, la Guglia si appella al vostro voto, affinché non rimanga più nell’oblio.

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Accovacciata sul prato verde del “sito Natura 2000”, all’interno della riserva di Saline di Priolo, giace lì, circondata dalle braccia di qualche rovo gentile, la piramide “Guglia di Marcello”, antico rudere costruito in blocchi di pietra calcarea sovrapposti, che poggiano su un basamento di rocce, nascosta tra le siepi e i viali naturali, oramai bruciati dal devastante e arrogante incendio del 10 luglio 2019. Il sito riconosciuto per la sua importanza archeologica e naturalistica, crea un connubio armonioso ed emozionante con la Guglia, suggestivo monumento di oltre 2000 anni, forse sarcofago di qualche tesoro nascosto. Verosimilmente, tra le tante leggende, racconti popolari, credenze religiose, la piramide di età ellenistica- romana, sita nel territorio di Priolo Gargallo, fu eletta in onore del condottiero Console Marcello. Solo i cultori di storia antica e gli archeologi conoscono bene la “Guglia di Marcello” ma è sconosciuta ai turisti. Per valorizzarla e renderla fruibile a tutti, basta un “CLIC”, un piccolo sentiero, un ponte il legno, una segnaletica e può diventare patrimonio di tutti! Abbracciata solo da timide tamerici e cantata dalle odi degli usignoli di fiume, che invano provano a proteggere ciò che rimane ancora oggi della Guglia, è ammirata, al momento, dai soli grandi uccelli dalle ali di fuoco: i “fenicotteri rosa”, cimelio di un luogo ancora a tanti sconosciuto e che qui hanno trovato l’unica casa siciliana, ove riprodursi. Purtroppo, dov’è custodito l’oro nero di uno dei più grandi poli petrolchimici d’Europa, in mezzo alle industrie, sta nascosta questa perla, “la Guglia”, avvolta dal pantano delle saline, unico polmone e cuore verde di quel luogo unico e popolato da animali e piante, a rivincita di una natura che prova a riprendersi ciò che era suo e se è vero come disse il cantautore De André: “che dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, la Guglia si appella al vostro voto, affinché non rimanga più nell’oblio.
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