Carlo Alfan de Rivera, nel periodo borbonico, avviò importanti opere di bonifica dei torrenti che discendono dalle pendici del complesso vulcanico unificandoli ai Regi Lagni, e ancora oggi sono visibili alvei, briglie, vasche e catene. La conservazione e la valorizzazione di queste opere e dei luoghi in cui sorgono è dunque favorita da una rinnovata utilizzazione che, compatibile con l’origine, deve attuare la funzione antica - e ancora attuale - di regolazione delle acque che da quota maggiore del Somma raggiungono il territorio a valle. Pertanto è possibile impiegare questi antichi percorsi come infrastrutture al servizio dei cittadini del Parco e come supporto all’offerta turistica in virtù della loro millenaria storia testimoniata da centri storici di rilievo, siti architettonici e archeologici, paesaggi tutelati e prodotti eno-gastronomici riconosciuti. Tutto ciò rende il sito un percorso ideale di trekking e riposo per chiunque.