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La Castiglia a Saluzzo

CASTIGLIA

SALUZZO, CUNEO

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CASTIGLIA
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LA CASTIGLIA , SALUZZO, CUNEO

Per gli iscritti FAI biglietto ridotto per la visita a la Castiglia a Saluzzo - l'ingresso comprende anche la visita al Museo della Civiltà Cavalleresca e il Museo della Memoria Carceraria

DESCRIZIONE DELL'ENTE

Saluzzo è sovrastata dall’antico castello dei Marchesi, l’espressione più alta del ruolo di capitale che la città ebbe a ricoprire per quattro secoli. Il castello fu costruito a fine del Duecento, su preesistenti fortificazioni. Originariamente si presentava come una rocca quadrangolare, successivi interventi ne mutarono completamente la struttura. A fine Quattrocento, in occasione delle nozze con Margherita di Foix, il marchese Ludovico II (1475-1504) lo trasformò in dimora signorile, sul modello delle altre corti italiane del Rinascimento.

COSA DI PUO' FARE

Dal 2006 il Castello fu ristrutturato e riaperto al pubblico. Nei suoi locali ospita il Museo della Memoria Carceraria e il Museo della Civiltà Cavalleresca. La visita include anche il percorso di ronda costruito sulle antiche mura, eccezionale punto panoramico che spazia dalla pianura alla catena del Monviso.

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LA CASTIGLIA

SALUZZO, CUNEO

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LA CASTIGLIA
Fin dalla costruzione la Castiglia rappresenta l'espressione più alta del ruolo di piccola ma insigne capitale che Saluzzo ricoprì per quattro secoli. La costruzione del castello di Saluzzo, alla sommità del borgo su precedenti fortificazioni, è databile tra il 1270 e il 1286. Il nome popolare Castiglia, deriva probabilmente dal plurale latino castella ("i castelli") e allude forse al complesso di edifici fortificati, attestato fin dal 1120. Successivi interventi e modifiche (da fortezza a dimora nobiliare) ne mutarono completamente la struttura. Nel corso del '500 l'occupazione francese del Marchesato e la successiva annessione al Ducato di Savoia ne comportarono la decadenza e il degrado. Nel 1825 iniziarono i lavori per ridurre l'antico maniero a prigione. La trasformazione comportò la ricostruzione del corpo principale e la conseguente distruzione delle decorazioni quattrocentesche. Dal 2006 il complesso è stato oggetto di un lungo e attento restauro. Da aprile 2014 sono aperti due importanti allestimenti: al terzo piano della manica ottocentesca è il Museo della Civiltà Cavalleresca, e nei locali del vecchio penitenziario, il Museo della Memoria Carceraria, allestimenti di grande impatto emotivo sostenuti da una documentazione d'archivio scientifica.
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