La Masseria Musacco, già Gonnelli, di origine cinquecentesca, presenta notevoli ampliamenti settecenteschi ben evidenti nella monumentalità della casa padronale, nello scenografico portale d'accesso nella corte e nella chiesetta , il cui portale purtroppo presenta marcate manomissioni. Esternamente alla corte è visibile l'aia, ancora lastricata e sopraelevata per l'esposizione ai venti durante la lavorazione dei cereali. Tutta l'area intorno è di interesse naturale per la presenza di grandi querce, tra cui un'enorme roverella. Di interesse storico artistico è la neviera, struttura in pietra che generalmente presenta un ambiente rettangolare coperto con un tetto a spioventi, costruito con le chiancarelle, le lastre calcaree sottili. Le neviere, come quella di masseria Musacco, erano indispensabili per la conservazione della neve, che ammassata si trasformava in ghiaccio, prezioso d'estate per la conservazione dei cibi e per scopi sanitari. La neviera di Musacco presenta nel lato est opposto all'ingresso l'apertura, a livello del terreno, da cui si immagazzinava la neve. Ora tali manufatti in pietra possono senz'altro rientrare in un itinerario culturale di archeologia industriale.