Il Museo artistico industriale fa parte del più ampio Istituto Statale d'Arte Filippo Palizzi che ospita anche una prestigiosa biblioteca composta da circa ottomila volumi, tra cui rare pubblicazioni e raccolte sulle Arti Applicate. Siamo nel quartiere residenziale di Pizzofalcone che conserva numerosi luoghi di interesse storico e artistico. È qui che, nel VIII secolo a.C., nacque Parthenope, il primo insediamento urbano della città che poi sarebbe diventata Napoli e che comprendeva anche l'isolotto di Megaride, dove si trova il Castel dell'Ovo. Fu Carlo I d'Angiò a dare il nome Pizzofalcone alla zona, poiché fece costruire sulla collina una falconeria per la real caccia di falconi. La via di accesso principale al monte Echia è via Egiziaca a Pizzofalcone. Da via Egiziaca è possibile scendere verso piazza Plebiscito e la litoranea attraversando il Pallonetto di Santa Lucia. Qui si trovano la Chiesa di Santa Maria della Solitaria ed appunto il Museo artistico industriale Filippo Palizzi, ospitato nella sede dell'Istituto d'arte "Palizzi" Il Museo Artistico Industriale veniva fondato a Napoli il 7 Febbraio 1882 per iniziativa del principe Filangieri con la collaborazione di D.Morelli, Filippo Palizzi (l'allora direttore) e Giovanni Tesorone . Nel 1889 il museo ebbe sede nei locali dell'ex collegio della Marina Borbonica, la cui facciata fu decorata nel 1899 da Domenico Morelli e Guglielmo Raimondi con maioliche in stile neo-rinascimentale, poi danneggiate dagli eventi bellici del secondo conflitto mondiale nel 1943.Dopo una chiusura durata alcuni decenni, il museo è stato restituito alla città di Napoli nel 1986, soprattutto grazie all'opera del direttore artistico e preside dell'istituto d'arte dell'epoca, Enrico Trombino, dopo una certosina opera di reperimento e catalogazione di circa 7.000 opere (pitture, ceramiche, sculture, ecc.) dei grandi maestri dell'arte napoletana e dei loro allievi.