Dal portico del vecchio granaio, adiacente alla Collegiata di Santa Maria, si accede al piccolo, ma ricco, Museo d’Arte Sacra. Nella Sacrestia si viene accolti da una scultura di San Giuseppe, fatta in terracotta invetriata e attribuita a Luca “il giovane” o Girolamo Della Robbia. Da qui si accede a un’infilata di tre salette, con porte dagli eleganti stipiti cinquecenteschi in pietra serena. Vi sono esposte oreficerie e suppellettili di uso liturgico, paramenti sacri e antifonari con preziose miniature del Quattrocento, ma anche una rara serie di insegne processionali in legno intagliato. Tra i maggiori dipinti presenti va notato il Martirio di San Lorenzo del Cigoli (1590) e la sontuosa pala con Adorazione dei Magi e santi di Andrea di Giusto Manzini, commissionata nel 1436 da Bernardo Serristori. I dettagli pittorici della pala attestano come il pittore avesse frequentato Masaccio e ne fosse rimasto influenzato, senza però rinunciare alla profusione dell’oro.