I Luoghi del Cuore
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BAGNI DI PIAN DI MAIA

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NIEDERDORF, BOLZANO

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BAGNI DI PIAN DI MAIA
A sud del paese di Villabassa, nascosta dietro alle prime file degli alberi del bosco, si trova la Casa Alpina degli scalabriniani di Pian di Maia (Maistatt), nei pressi di una fonte d'acqua termale (analizzata dal Prof. Giovanni Perini già nel 1959). La struttura è stata edificata intorno alla metà del XVIII secolo, quando soprattutto l’alta val Pusteria era una delle mete favorite per il turismo della nobiltà. L’epoca d’oro delle terme ha avuto luogo alla metà del XIX secolo, soprattutto perché, secondo le antiche credenze popolari, il potere risanatore e la purezza dell’acqua erano tanto maggiori quanto più elevata era l’altezza della sorgente. Nel corso della prima guerra mondiale, l'edificio fu adibito ad ospedale da campo della croce rossa austro-ungarica. Nel 1952 i Bagni Pian di Maia vennero rilevati dai padri Scalabriniani che, inizialmente, lo destinarono a soggiorno estivo per gli studenti di teologia. L’ambiente più affascinante rimasto oggi nell’intero edificio è l’antica sala da pranzo al primo piano, datata 1886 e firmata da Jakob Noisternig. La stanza è interamente dipinta con putti intenti a fare musica, vasi di fiori, medaglioni con miniature di Oswald von Wolkenstein, Josef Speckbacher, Joachim Haspinger, detti popolari e una veduta di Bagni Pian di Maia. Accanto alla struttura principale si trova una piccola cappella, molto ben custodita e arredata, dedicata a San Giovanni Nepomuceno. Fu costruita con gli incassi delle adiacenti terme di Pian di Maia, finita nel 1732 e consacrata nel 1735. L'altare maggiore è la combinazione artistica di diversi tipi di marmo, dono del principe-vescovo di Bressanone; la pala dell'altare (1732) raffigura il patrono della Chiesa Giovanni Nepomuceno con Maria e il Bambino; gli altari laterali raffigurano la Sacra Famiglia e la S. Madre Anna.

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A sud del paese di Villabassa, nascosta dietro alle prime file degli alberi del bosco, si trova la Casa Alpina degli scalabriniani di Pian di Maia (Maistatt), nei pressi di una fonte d'acqua termale (analizzata dal Prof. Giovanni Perini già nel 1959). La struttura è stata edificata intorno alla metà del XVIII secolo, quando soprattutto l’alta val Pusteria era una delle mete favorite per il turismo della nobiltà. L’epoca d’oro delle terme ha avuto luogo alla metà del XIX secolo, soprattutto perché, secondo le antiche credenze popolari, il potere risanatore e la purezza dell’acqua erano tanto maggiori quanto più elevata era l’altezza della sorgente. Nel corso della prima guerra mondiale, l'edificio fu adibito ad ospedale da campo della croce rossa austro-ungarica. Nel 1952 i Bagni Pian di Maia vennero rilevati dai padri Scalabriniani che, inizialmente, lo destinarono a soggiorno estivo per gli studenti di teologia. L’ambiente più affascinante rimasto oggi nell’intero edificio è l’antica sala da pranzo al primo piano, datata 1886 e firmata da Jakob Noisternig. La stanza è interamente dipinta con putti intenti a fare musica, vasi di fiori, medaglioni con miniature di Oswald von Wolkenstein, Josef Speckbacher, Joachim Haspinger, detti popolari e una veduta di Bagni Pian di Maia. Accanto alla struttura principale si trova una piccola cappella, molto ben custodita e arredata, dedicata a San Giovanni Nepomuceno. Fu costruita con gli incassi delle adiacenti terme di Pian di Maia, finita nel 1732 e consacrata nel 1735. L'altare maggiore è la combinazione artistica di diversi tipi di marmo, dono del principe-vescovo di Bressanone; la pala dell'altare (1732) raffigura il patrono della Chiesa Giovanni Nepomuceno con Maria e il Bambino; gli altari laterali raffigurano la Sacra Famiglia e la S. Madre Anna.
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