Il luogo ha sempre svolto un ruolo centrale nella vita cittadina, espresso dal suo antico toponimo di Piazza pubblica. La Dogana era un ufficio di pertinenza del feudatario, al quale competevano i diritti sulle merci introdotte dai forestieri: un grande deposito di grano ma non solo, una sorta di edificio annonario, ove era obbligatorio passare per poter concluder scambi con possibilità di un pur minimo controllo della qualità e dei prezzi. La Dogana venne consegnata alla Città negli anni ‘60 del ‘600, verosimilmente dopo la peste del 1656: alcuni studiosi ritengono scelta e disposizione delle statue finalizzate a trasmettere un messaggio di rinascita economica e sociale della città dopo la tragedia. Della Torre dell’Orologio sono incerti la datazione, il suo impiego originario. La Torre viene citata in un inventario del 1586. Nell’800 si radicò la convinzione che sulla Torre sia intervenuto l’architetto bergamasco Cosimo Fanzago ma non vi sono documenti che ne attestano la effettiva presenza. Interventi consistenti furono effettuati nel 1782 mentre l’aspetto attuale è conseguente ai lavori ultimati dopo il 1830. Il Monumento a Carlo II d’Asburgo, che a soli 4 anni successe al padre Filippo IV di Spagna, fu eretto nel 1668, commissionato all’architetto Cosimo Fanzago.