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POLITECNICO DI TORINO

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POLITECNICO DI TORINO
Il 5 novembre 2018 il Politecnico di Torino ha celebrato i sessant'anni dall'inaugurazione ufficiale della sua sede di Corso Duca degli Abruzzi 24, avvenuta nel 1958 alla presenza del Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi. Sin dalle sue origini, l'Ateneo ha assunto un ruolo fondamentale nei processi di crescita culturale, cioè economica, sociale e urbana della città di Torino e del territorio piemontese, ed è su questo tema-chiave che ha inteso focalizzare il nuovo Piano Strategico, in corso di redazione. La storia dell'Ateneo ha inizio quando, al Castello del Valentino, nel 1859 è fondata la Scuola di Applicazione per gli ingegneri. Quindi nel 1862, in via dell'Ospedale (l'attuale via Giolitti), è fondato il Regio Museo Industriale, dove sono attivati i corsi di ingegneria industriale. Sin dai primi anni di lavoro, i due Istituti cooperano, con il fine comune di elevare la cultura tecnica nazionale; nel 1906 si uniscono, dando vita al Regio Politecnico, nuova grande istituzione di respiro nazionale, in grado di dare significativo impulso agli studi di ogni ramo dell'Ingegneria, con nuovi corsi e scuole di perfezionamento, destinati a rappresentare sempre l'avanguardia del progresso italiano. Con lo sviluppo dell'offerta formativa, si inizia a sentire l'esigenza di nuovi spazi. Già dal 1910 è proposta la realizzazione di una sede unica, sia per evitare un funzionamento irregolare dell'Ateneo, sia per creare uno spazio di cui si avverte forte la necessità di fronte al progredire della scienza. A questo fine, si avviano idee, progetti e concorsi, che porteranno alla realizzazione della sede di Corso Duca degli Abruzzi. Il primo passo verso la nuova sede risale al 16-18 maggio 1939, quando Benito Mussolini, in visita a Torino, approva il «modernissimo» progetto di massima per il nuovo Politecnico, in un'area nei pressi delle Molinette: è l'avvio d'un percorso travagliato, fatto di decisioni e ripensamenti, che passa attraverso i bombardamenti del 1942 dell'ex Regio Museo Industriale e arriva irrisolto al secondo dopoguerra. Nella seconda metà degli anni quaranta, quando lezioni e laboratori ormai si concentrano, di necessità, al Castello del Valentino, l'idea di una nuova sede è ripresa. Dopo qualche incertezza, l'area è definitivamente individuata in quella dell'ex Stadium comunale, tra i corsi Peschiera, Castelfidardo, Montevecchio e Duca degli Abruzzi. Qui sorge, dunque, il complesso di edifici inaugurato nel 1958, destinato a essere ampliato negli ultimi decenni del Novecento con la costruzione della Cittadella Politecnica e, ancora oggi, oggetto di progetti di sviluppo, da realizzarsi nei prossimi anni. Dalla fine degli anni novanta, infatti, il Politecnico ha avviato un programma di espansione, concluso nel 2009 con il cosiddetto raddoppio sull'area delle ex Officine Grandi Riparazioni ferroviarie, poi Progetto della Cittadella Politecnica, che ha previsto l'aumento di spazi e dotazioni attraverso la rifunzionalizzazione delle ex tornerie e delle ex fucine, nonché la realizzazione di una corte interrata, di due sovrappassi lungo Corso Castelfidardo e di servizi vari, quali il parcheggio multipiano e la caffetteria. Nel 2017, sulla scia di questa stagione di crescita e sviluppo, nasce così un nuovo progetto strategico, originale e complesso, che integra culture e competenze: il masterplan di Ateneo, elemento di novità e innovazione a livello nazionale e internazionale. Infatti, tale iniziativa è volta soprattutto a condividere, mediare e concertare i progetti di sviluppo dell'Ateneo con gli stakeholder del territorio (Città di Torino, Città Metropolitana, Regione Piemonte, Soprintendenza, enti e attori economici e sociali, ecc.), contribuendo così allo sviluppo e all'innalzamento della qualità del contesto urbano, ambientale, culturale, economico e sociale.

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Il 5 novembre 2018 il Politecnico di Torino ha celebrato i sessant'anni dall'inaugurazione ufficiale della sua sede di Corso Duca degli Abruzzi 24, avvenuta nel 1958 alla presenza del Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi. Sin dalle sue origini, l'Ateneo ha assunto un ruolo fondamentale nei processi di crescita culturale, cioè economica, sociale e urbana della città di Torino e del territorio piemontese, ed è su questo tema-chiave che ha inteso focalizzare il nuovo Piano Strategico, in corso di redazione. La storia dell'Ateneo ha inizio quando, al Castello del Valentino, nel 1859 è fondata la Scuola di Applicazione per gli ingegneri. Quindi nel 1862, in via dell'Ospedale (l'attuale via Giolitti), è fondato il Regio Museo Industriale, dove sono attivati i corsi di ingegneria industriale. Sin dai primi anni di lavoro, i due Istituti cooperano, con il fine comune di elevare la cultura tecnica nazionale; nel 1906 si uniscono, dando vita al Regio Politecnico, nuova grande istituzione di respiro nazionale, in grado di dare significativo impulso agli studi di ogni ramo dell'Ingegneria, con nuovi corsi e scuole di perfezionamento, destinati a rappresentare sempre l'avanguardia del progresso italiano. Con lo sviluppo dell'offerta formativa, si inizia a sentire l'esigenza di nuovi spazi. Già dal 1910 è proposta la realizzazione di una sede unica, sia per evitare un funzionamento irregolare dell'Ateneo, sia per creare uno spazio di cui si avverte forte la necessità di fronte al progredire della scienza. A questo fine, si avviano idee, progetti e concorsi, che porteranno alla realizzazione della sede di Corso Duca degli Abruzzi. Il primo passo verso la nuova sede risale al 16-18 maggio 1939, quando Benito Mussolini, in visita a Torino, approva il «modernissimo» progetto di massima per il nuovo Politecnico, in un'area nei pressi delle Molinette: è l'avvio d'un percorso travagliato, fatto di decisioni e ripensamenti, che passa attraverso i bombardamenti del 1942 dell'ex Regio Museo Industriale e arriva irrisolto al secondo dopoguerra. Nella seconda metà degli anni quaranta, quando lezioni e laboratori ormai si concentrano, di necessità, al Castello del Valentino, l'idea di una nuova sede è ripresa. Dopo qualche incertezza, l'area è definitivamente individuata in quella dell'ex Stadium comunale, tra i corsi Peschiera, Castelfidardo, Montevecchio e Duca degli Abruzzi. Qui sorge, dunque, il complesso di edifici inaugurato nel 1958, destinato a essere ampliato negli ultimi decenni del Novecento con la costruzione della Cittadella Politecnica e, ancora oggi, oggetto di progetti di sviluppo, da realizzarsi nei prossimi anni. Dalla fine degli anni novanta, infatti, il Politecnico ha avviato un programma di espansione, concluso nel 2009 con il cosiddetto raddoppio sull'area delle ex Officine Grandi Riparazioni ferroviarie, poi Progetto della Cittadella Politecnica, che ha previsto l'aumento di spazi e dotazioni attraverso la rifunzionalizzazione delle ex tornerie e delle ex fucine, nonché la realizzazione di una corte interrata, di due sovrappassi lungo Corso Castelfidardo e di servizi vari, quali il parcheggio multipiano e la caffetteria. Nel 2017, sulla scia di questa stagione di crescita e sviluppo, nasce così un nuovo progetto strategico, originale e complesso, che integra culture e competenze: il masterplan di Ateneo, elemento di novità e innovazione a livello nazionale e internazionale. Infatti, tale iniziativa è volta soprattutto a condividere, mediare e concertare i progetti di sviluppo dell'Ateneo con gli stakeholder del territorio (Città di Torino, Città Metropolitana, Regione Piemonte, Soprintendenza, enti e attori economici e sociali, ecc.), contribuendo così allo sviluppo e all'innalzamento della qualità del contesto urbano, ambientale, culturale, economico e sociale.
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