Sino all’alba del secolo XX l’unico ponte pubblico sul fiume Bacchiglione, nel tratto a monte di Padova, fu quello di Tencarola. Tutti gli altri attraversamenti erano costituiti da passerelle di proprietà privata per cui i titolari avevano diritto a riscuoterne il pedaggio da chi li utilizzava, eccezion fatta per coloro che si recavano a macinare. Rimossi i mulini galleggianti negli anni 1911-18, alcuni ponti vennero ricostruiti in legno, come questo completato nel 1922 e battezzato “Della Vittoria” a ricordo della fine della Guerra. Al termine del secondo conflitto il ponte fu interamente ricostruito, allargato e inaugurato nell’agosto 1947 dal neo vescovo di Padova mons. Girolamo Bortignon. In quell’occasione il ponte fu ribattezzato “Della Libertà”. Prima dell’apertura al pubblico del ponte, molti erano soliti attraversare il fiume a guado poco più a valle nella località denominata il “Vo’ de Selvazan”: in corrispondenza di questo guado conveniva tutta l’antica viabilità terrestre di Selvazzano Dentro e Selvazzano Fuori.