Castello risalente all'età normanna, a pianta pentagonale allungata in direzione nord-sud, che domina il borgo di Rocca Cilento ad una quota di 635 m sul versante sud-ovest della collina. Negli anni sessanta fu acquistato dallo storico Ruggero Moscati (1908-1981) che ne avvertiva il valore di luogo simbolico del Cilento, crocevia delle varie civiltà che si sono succedute nel tempo. Sotto la sua gestione il castello divenne luogo di incontro e ospitalità di studiosi, e sede di convegni di studio. Il rapporto di Moscati con questa sua opera conobbe alterne fortune, in un rapporto connotato da alti e bassi, funestato, come fu, da furti e vandalismi.
Dopo la morte di Moscati, il castello è andato incontro a un degrado: oggi si presenta piuttosto malridotto con evidenti lesioni in vari punti, come sul tetto e sulle volte.