Dalla piazza dell'antico borgo di Vejano parte una stradina in fondo alla quale sorge la cappella funeraria dei Santacroce.
Una volta questo era il centro del paese, oggi rappresenta il limite dell'area visitabile: oltre c'e' il triste destino di tutti i paesi
arroccati su una rupe di tufo con le case prima abbandonate, poi diroccate e infine recuperate da una natura che si riappropria
di tutti gli spazi che l'uomo abbandona.
La nostra cappella risale al '500, costruita per custodire i resti mortali dei membri della famiglia Santacroce, signori di Vejano.
il progetto E' attribuito alla "setta sangallesca", probabilmente all'architetto Bartolomeo Baronino.
Si conoscono pero' i nomi degli artigiani che la edificarono, perche' custoditi negli archivi della famiglia santacroce: guglielmo
e giovanni da sutri e francesco da viano.
E' ancora consacrata e nella sua cripta sono conservati i resti dei Santacroce, o meglio quello che ne rimane poiche' Nel 1992
fu teatro di un ignobile gesto: ignoti asportarono le suppellettili funerarie conservate al suo interno ( tra cui un prezioso
bacile in metallo con lo stemma della famiglia) e solo la pietas del parroco di vejano ha consentito di ricomporre le spoglie
profanate.
e' visitabile solo in rare occasioni