Il monastero femminile di sant'Antonio, fu fondato verso il 1125 dai Marchesi di Busca per ospitare monache benedittine cistercensi e posto poi sotto l'autorità dell'abate di Staffarda. Il percorso di visita comprende l'accesso all'antico e originario chiostro quadrato, con annesso porticato, e alla vecchia stalla, recentemente restaurata e recuperata come sala polivalente. Dal chiostro, attraverso una scala monumentale si entra nella parte del complesso adibito ad alloggio del Vescovo di Saluzzo (che prese il titolo di Parroco di Sant'Antonio Abate) da utilizzare direttamente o dal suo vicario in occasione delle visite pastorali o durante le ferie estive