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SANTA RUBA

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Considerata come "il gioiello di San Gregorio d’Ippona", la chiesa di Santa Ruba si trova tra il verde degli ulivi, sulla SS 182, strada che da San Gregorio porta a Vibo Valentia, ed è stata elevata da poco a Santuario Mariano Diocesano con il titolo di "Maria Santissima della Salute". La struttura della chiesa è formata da una costruzione a pianta simmetrica di chiesa rurale, con abside semicircolare, coronata dalla cupola centrale ad ombrello eretto su un tamburo cilindrico poligonale. La caratteristica principale di questa struttura è proprio la cupola che si trova in corrispondenza dell’altare maggiore e da dove si nota il sovrapporsi di strati di tegole in cerchi concentrici. All’interno la chiesa si presenta a pianta rettangolare con un’unica navata. Le numerose trasformazioni e adattamenti di cui sono rintracciabili numerose applicazioni di sovrastrutture barocche hanno fatto si che venisse modificato lo stile originario della chiesa. All’esterno è possibile vedere un ornamento di lesene con meandro superiore a linee spezzate che ha come cornice una merlatura a scopo decorativo. Si dice che inizialmente questa chiesetta era stata costruita dai monaci basiliani per pregare e per accogliere i fedeli che abitavano nelle campagne circostanti ed inoltre costituiva un sostegno per le popolazioni smarrite durante le invasioni musulmane. Più tardi essa fu ampliata e furono costruite delle stanze annesse, destinate ai monaci basiliani che vi sarebbero rimasti oltre il XVI secolo. Fu abitata fino al 1908 quando l’ultimo frate rimasto andò via a causa dei danni del terremoto del 1905, e da allora fu abbandonata e divenne cadente. In quel periodo alcuni abitanti di Mezzocasale per evitare che la statua della Madonna venisse trafugata se la portarono nelle proprie case per poi consegnarla al sacerdote don Teti. La chiesa venne restaurata molti anni dopo ad opera della sovrintendenza alle belle arti e riaperta al culto del pubblico nel 1977. Non esistono notizie certe che ci possano dare informazioni sul perché della denominazione "Santa Ruba" anche perché nella tradizione locale non è mai esistito il nome Ruba e quindi si pensa che tale nome sia dovuto al luogo impervio sulla quale fu costruita la chiesa (una Rupe) e dove i monaci si ritiravano a pregare quindi il nome originario sarebbe stato "Santa Rupa". Un problema che riguarda la chiesa di Santa Ruba è quello della sua datazione, infatti non esistono documenti certi risalenti al periodo della sua fondazione. Alcuni studiosi che si sono interessati del caso hanno trovato nella chiesa tracce di una struttura primitiva fatta risalire al periodo bizantino–basiliano. Addirittura si pensa che la sua fondazione vada dal X sec. agli albori dell’XI. Altri studiosi sostengono che sia stata eretta in questo periodo posticipando però la sua fondazione nel XII sec. sostenendo inoltre che la chiesa sia stata oggetto di rifacimenti intorno al 1700. A coronamento di queste interpretazioni dobbiamo citare la testimonianza di Paolo Orsi che definisce Santa Ruba "un gioiello di origine bizantina-basiliana con architettura barocca".Un altro studioso afferma che la costruzione dell’edificio risalga al 1610 e cita il documento contenente la richiesta da parte di un cittadino di Monteleone, che voleva realizzare questa chiesa. Sia essa bizantina–basiliana o con architettura barocca la certezza che possiamo dare e che vedendola da vicino essa suscita nell’animo una sensazione di meraviglia, facendoci ammirare l’ingegno degli uomini del passato, che pur senza mezzi a disposizione riuscirono a creare un tale gioiello di inestimabile valore. Tutto ciò ci fa capire come le nostre origini siano un grande patrimonio da custodire con cura. Vi invitiamo a venire a visitarla.

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Considerata come "il gioiello di San Gregorio d’Ippona", la chiesa di Santa Ruba si trova tra il verde degli ulivi, sulla SS 182, strada che da San Gregorio porta a Vibo Valentia, ed è stata elevata da poco a Santuario Mariano Diocesano con il titolo di "Maria Santissima della Salute". La struttura della chiesa è formata da una costruzione a pianta simmetrica di chiesa rurale, con abside semicircolare, coronata dalla cupola centrale ad ombrello eretto su un tamburo cilindrico poligonale. La caratteristica principale di questa struttura è proprio la cupola che si trova in corrispondenza dell’altare maggiore e da dove si nota il sovrapporsi di strati di tegole in cerchi concentrici. All’interno la chiesa si presenta a pianta rettangolare con un’unica navata. Le numerose trasformazioni e adattamenti di cui sono rintracciabili numerose applicazioni di sovrastrutture barocche hanno fatto si che venisse modificato lo stile originario della chiesa. All’esterno è possibile vedere un ornamento di lesene con meandro superiore a linee spezzate che ha come cornice una merlatura a scopo decorativo. Si dice che inizialmente questa chiesetta era stata costruita dai monaci basiliani per pregare e per accogliere i fedeli che abitavano nelle campagne circostanti ed inoltre costituiva un sostegno per le popolazioni smarrite durante le invasioni musulmane. Più tardi essa fu ampliata e furono costruite delle stanze annesse, destinate ai monaci basiliani che vi sarebbero rimasti oltre il XVI secolo. Fu abitata fino al 1908 quando l’ultimo frate rimasto andò via a causa dei danni del terremoto del 1905, e da allora fu abbandonata e divenne cadente. In quel periodo alcuni abitanti di Mezzocasale per evitare che la statua della Madonna venisse trafugata se la portarono nelle proprie case per poi consegnarla al sacerdote don Teti. La chiesa venne restaurata molti anni dopo ad opera della sovrintendenza alle belle arti e riaperta al culto del pubblico nel 1977. Non esistono notizie certe che ci possano dare informazioni sul perché della denominazione "Santa Ruba" anche perché nella tradizione locale non è mai esistito il nome Ruba e quindi si pensa che tale nome sia dovuto al luogo impervio sulla quale fu costruita la chiesa (una Rupe) e dove i monaci si ritiravano a pregare quindi il nome originario sarebbe stato "Santa Rupa". Un problema che riguarda la chiesa di Santa Ruba è quello della sua datazione, infatti non esistono documenti certi risalenti al periodo della sua fondazione. Alcuni studiosi che si sono interessati del caso hanno trovato nella chiesa tracce di una struttura primitiva fatta risalire al periodo bizantino–basiliano. Addirittura si pensa che la sua fondazione vada dal X sec. agli albori dell’XI. Altri studiosi sostengono che sia stata eretta in questo periodo posticipando però la sua fondazione nel XII sec. sostenendo inoltre che la chiesa sia stata oggetto di rifacimenti intorno al 1700. A coronamento di queste interpretazioni dobbiamo citare la testimonianza di Paolo Orsi che definisce Santa Ruba "un gioiello di origine bizantina-basiliana con architettura barocca".Un altro studioso afferma che la costruzione dell’edificio risalga al 1610 e cita il documento contenente la richiesta da parte di un cittadino di Monteleone, che voleva realizzare questa chiesa. Sia essa bizantina–basiliana o con architettura barocca la certezza che possiamo dare e che vedendola da vicino essa suscita nell’animo una sensazione di meraviglia, facendoci ammirare l’ingegno degli uomini del passato, che pur senza mezzi a disposizione riuscirono a creare un tale gioiello di inestimabile valore. Tutto ciò ci fa capire come le nostre origini siano un grande patrimonio da custodire con cura. Vi invitiamo a venire a visitarla.
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