La scuola è stata realizzata sulla base delle indicazioni e del metodo pedagogico elaborato negli anni Trenta dall’educatrice milanese Giuseppina Pizzigoni, che concepì l’edificio come luogo sperimentale nell’educazione dei bambini, grazie a un metodo di apprendimento basato sull’esperienza individuale e l’osservazione diretta dei fenomeni attraverso i sensi: “Tempio la Natura, Scopo il Vero, Metodo l'Esperienza”.
Significativo esempio di architettura razionalista, fu costruita tra il 1932 e il 1934 sul terreno su cui sorgeva la prima stazione ferroviaria di Belluno. L'edificio venne dotato di un’ampia zona per i giochi e di un giardino di più di 7000 mq, con una parte coltivata a orto, per insegnare la cura della natura e dell’ambiente, oltre a una sana cultura del cibo.
La Scuola Elementare Aristide Gabelli, con il suo parco e l’ex orto botanico, è chiusa da cinque anni per i crolli e le infiltrazioni d’acqua che minano la struttura e il materiale didattico conservato all’interno.
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