Apre il museo storico della Chiesa del SS. Crocifisso a Montemaggiore Belsito (PA)

Apre il museo storico della Chiesa del SS. Crocifisso a Montemaggiore Belsito (PA)

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Apre il museo storico della Chiesa del SS. Crocifisso a Montemaggiore Belsito (PA)
Dal territorio

27 settembre 2021

Grazie al contributo concesso dal FAI con Intesa Sanpaolo per I Luoghi del Cuore, è stato presentato il nuovo museo sulla storia della chiesa e della venerata immagine del Crocifisso

Montemaggiore Belsito (PA), 25 settembre 2021. Dopo diversi mesi di attesa, a causa della situazione legata alla pandemia da Covid19, lo scorso sabato è stato inaugurato il museo storico della Chiesa del SS. Crocifisso, realizzato grazie al contributo di 5.000 euro messo a disposizione da FAI e Intesa Sanpaolo nell’ambito del censimento I Luoghi del Cuore 2018.

L’IMPEGNO DI TUTTA LA COMUNITÀ

La comunità di Montemaggiore Belsito, sotto la guida del Parroco Don Salvatore Panzarella, si è impegnata nella raccolta voti durante la nona edizione de “I Luoghi del Cuore” arrivando con 2.979 voti a primeggiare nella speciale classifica dedicata alle filiali di Intesa Sanpaolo. Alla raccolta voti hanno partecipato attivamente gli alunni delle scuole elementari, medie e superiori. È stata un’importante occasione per volgere l’attenzione delle nuove generazioni verso l’importanza del Patrimonio culturale del loro territorio.

LA CHIESA E LA VENERATA IMMAGINE DEL CROCIFISSO

La Chiesa del SS. Crocifisso è l’edificio storico-artistico di maggior rilievo dell’intera Valle del Torto. Fu costruita nel 1676 come grande scrigno per custodire la venerata immagine del Crocifisso, realizzata fra la fine del XV e l’inizio del XVI sec, uno dei più antichi e importanti crocifissi in Sicilia. Nel 1732 la chiesa fu affrescata da Filippo Randazzo e Francesco Firrigno, entrambi formati alla cultura pittorica romana e palermitana, tanto da portare nel cuore della provincia il respiro aulico del barocco della capitale.

LA PARTECIPAZIONE A I LUOGHI DEL CUORE

L’intervento finanziato con i 5.000 euro messi a disposizione da FAI e Intesa Sanpaolo ha portato alla valorizzazione del sito attraverso un percorso sulla storia della chiesa e della venerata immagine del Crocifisso, con la realizzazione, in due stanze attigue alla sacrestia, di una sorta di “museo della memoria” dove sono stati esposti anche alcuni monili in oro e argento che prima dell’ultimo restauro adornavano il manufatto. Questo intervento rappresenta per la comunità di Montemaggiore Belsito un investimento sulla cultura e sulla valorizzazione dell’identità del territorio.

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GLI INTERVENTI

Don Salvatore Panzarella, parroco della Parrocchia di S. Agata Vergine e Martire in Montemaggiore Belsito, commenta «L'inaugurazione ufficiale del Museo storico del Crocifisso è il momento conclusivo di un percorso avviato tre anni fa che ha visto partecipe l'intera comunità, ogni giorno più consapevole che la cura e la valorizzazione dei beni culturali fa parte a pieno titolo del proprio cammino ecclesiale. La Chiesa stessa nasce dalla Bellezza di Cristo e ne diventa espressione attraverso l’arte, in tutte le sue forme. La comunità di Montemaggiore ha consolidato nei secoli questo tratto essenziale della sua fede, affidando alla chiesa del Crocifisso la sua immagine antichissima e veneratissima perché la custodisse come uno scrigno. Il museo storico realizzato grazie al contributo di FAI e Intesa Sanpaolo per "I luoghi del cuore" ne è oggi testimonianza efficacissima per il presente e per il futuro.».

Riccardo Siragusa, vicesindaco di Montemaggiore Belsito, aggiunge: «Con il museo dedicato al SS. Crocifisso, all’interno della chiesa omonima, il nostro paese si arricchisce di un fondamentale tassello culturale e identitario. Un museo, voluto fortemente dalla comunità, che non si è risparmiata nella raccolta voti per “I Luoghi del Cuore”, in cui si racconta una storia che appartiene a Montemaggiore e alla sua gente che ha visto l’immagine del Crocifisso mutare nel tempo. Il ricco apparato fotografico, gli oggetti esposti - tra cui anche alcuni frammenti raccolti dopo la rovinosa caduta del 1997-, guidano il visitatore in un viaggio suggestivo che permette di riconoscere e comprendere fino in fondo l’anima di questa comunità, fatta di fede, bellezza, tradizioni e cultura. A nome dell’Amministrazione e dell’intera comunità, siamo grati a FAI e Intesa Sanpaolo per l’opportunità che ha dato al nostro paese e per il grande impegno che profonde nella promozione dei beni artistici e paesaggistici. Un ringraziamento particolare va al nostro parroco, Don Salvatore Panzarella, che ha ideato l’allestimento museale e ne ha guidato i lavori, per la sua instancabile opera a favore della valorizzazione del patrimonio storico artistico di Montemaggiore.».

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