Barry X Ball. The end of history

Barry X Ball. The end of history

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Barry X Ball. The end of history
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30 marzo 2018

“Voglio che il mio lavoro sia imbevuto dell’intensità che caratterizzava l’arte del passato e che, nel presente, fatico a riscontrare. La mia opera ha sempre dichiarato il proprio omaggio a precedenti storici europei (in particolar modo italiani) con cui sto interagendo in maniera ancora più intima nelle mie nuove sculture. Con l’uso di un apparato tecnologico fatto di scanner 3D, macchine digitali ad alta risoluzione, computer potenti e software per modelli 3D, posso digitalizzare le opere direttamente dai musei, e con successive manipolazioni tecnologiche posso creare le mie sculture”
Barry X Ball)

Villa Panza, Bene del FAI a Varese, in collaborazione con il Castello Sforzesco di Milano, presenta in occasione di MiArt, Fiera d’Arte Moderna “The End of History”, retrospettiva di Barry X Ball, scultore californiano classe 1955 che, dagli esordi minimalisti, giunge alle attuali sperimentazioni in una tensione costante tra tradizione e innovazione, alta tecnologia e storia.

Da giovedì 12 aprile a domenica 9 dicembre 2018, Villa Panza sceglie di esporre, ancora una volta, il lavoro di un artista la cui sensibilità altamente raffinata insieme alla ricerca della purezza della luce, della spiritualità e la relazione con lo spazio, hanno incontrato la visione etica ed estetica di Giuseppe Panza, che ne divenne collezionista sin dai primi anni ‘80.

Questa mostra costituisce la prima retrospettiva completa dell’opera di Barry X Ball. Le opere non sono presentate in ordine cronologico, ma come una sequenza di installazioni site specific con cui sottolineare la sostanziale coerenza della sua ricerca attraverso le diverse tipologie e i materiali utilizzati, dalle forme minimaliste e astratte dei primi lavori fino alle ultime rielaborazioni di capolavori dei secoli passati. La ricerca di Barry X Ball riguarda la storia dell’arte, il concetto di stile, il tema dell’autenticità e della serialità, il perdurare del valore dell’opera d’arte attraverso i secoli. Il suo è uno studio continuo e assoluto, che ha al centro il tema dell’immagine, perché è proprio nell’immagine che si manifestano quelle relazioni e quei rapporti temporali che arrivano dalla storia, dove presente e passato vengono posti in costante connessione, dando vita a una sorta di corto circuito.

"Panel 3" (1982) di Barry x Ball
"Tableau Vivant" (1992-93) di Barry x Ball
 "torture prevalence compels victim-as-wounded-yet-resolute-iconoclasm-survivor portrait (Lucas Michael, soldiering on – 3mm)" (1992-93) di Barry x Ball
"Envy" (2008-10) di Barry x Ball
"Sleeping Hermaphrodite" (2008-10) di Barry X Ball
"Perfect forms" (2012-2016) di Barry X Ball

La mostra - curata da Anna Bernardini, Direttore di Villa e Collezione Panza e Laura Mattioli, storica dell’arte, collezionista e fondatrice del Center for Italian Modern Art di New York - presenta più di 56 opere dagli anni ‘80 a oggi, in un excursus che parte dai primi lavori a fondo oro, piccoli oggetti preziosi riduttivi e luccicanti che riecheggiano icone religiose e pale d’altare, e giunge ai carismatici recenti Portraits fino alla sezione dei Masterpieces, in un percorso che si snoda dalle sale del primo piano della Villa al nuovo spazio delle Rimesse per le Carrozze.

In contemporanea, il Castello Sforzesco inaugura un’inedita Pietà (2018), omaggio dell’artista alla celebre opera michelangiolesca conservata dal 2015 nel nuovo Museo della Pietà Rondanini ed espone il potente Pseudogroup of Giuseppe Panza (1998 -2001), un’ installazione composta da nove ritratti del collezionista milanese in cui Barry X Ball guarda il suo soggetto da diverse angolature e con diverse espressioni.

Nelle sue opere, realizzate con metalli, marmi, alabastri, onici e lapislazzuli, l’artista insegue, sulle superfici e nei volumi, l’utopia di una materia, elemento naturale incontrollabile, dominata e al tempo stesso sublimata, unendo la progettazione virtuale e la modellazione al computer con l'intaglio e la levigatura dei dettagli a mano.

Scansionare e stampare in 3D una scultura esistente significa per lui affrontare il tema dell’oggettività e della serialità intesa come copia e superarlo attraverso la materia, elemento naturale incontrollabile e unico nel suo aspetto finale: Barry X Ball crea così un’opera autonoma nell’immagine e nel pensiero.

In dialogo con la collezione permanente e l’architettura della villa saranno esposti una serie di ritratti policromi colmi di pathos realizzati con materie prime sofisticate, in un raffinato equilibrio con gli arredi e le opere collezionate da Giuseppe Panza. Nei Portraits, il soggetto reale e quello rappresentato raccontano diverse soggettività e differenti espressioni, mostrando che al di là della riproducibilità tecnica emerge un’inevitabile e pregnante unicità come appare già nel ritratto di Laura Mattioli (2000-2005), a lui presentata da Giuseppe Panza, in lapislazzuli e pietre o in Matthew Barney Dual-Dual Portrait (2000-2007) doppio ritratto dell’artista in onice messicana bianca e rossa oltre all’inedito Matthew Barney - Barry X Ball Dual Portrait (2018)

La mostra prosegue con l’esposizione dei Masterpieces, sculture imponenti e preziose, che reinterpretano le opere del passato creando nuove immagini più sintetiche e universali, più plastiche e sensuali, più autonome e armoniche. È l’innovazione concettuale e tecnologica che rivisita in chiave contemporanea i capolavori della storia dell’arte: esempio assoluto ne sono Sleeping Hermaphrodite, realizzata in marmo belga nero e il doppio dittico dove i soggetti Purity e Envy con una duplice inversione cromatica, luci e ombre, trasparenze e opacità, creano un gioco tra virtuosismo tecnico e seducente sensualità.

A Villa Panza un video di approfondimento sulle innovative tecniche dell’artista arricchirà il percorso espositivo.

Il progetto espositivo di Villa Panza è reso possibile grazie al prezioso sostegno di JTI (Japan Tobacco International), che dal 2012 affianca la Fondazione nella realizzazione di grandi mostre volte a valorizzare e promuovere il patrimonio culturale di Villa e Collezione Panza.

La mostra è patrocinata dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Varese e dal Comune di Varese.

Villa e Collezione Panza è Museo riconosciuto da Regione Lombardia.

Nel 2016 il FAI ha avviato a Villa Panza il progetto di accessibilità culturale “Bene FAI per tutti”, ideato e realizzato dall’Associazione L’abilità Onlus con la Fondazione De Agostini e grazie al sostegno di JTI, dedicato a persone con disabilità intellettiva che offre la possibilità di scoprire la collezione permanente del Bene seguendo un percorso di visita strutturato. Il progetto è attivo anche a Villa Necchi Campiglio a Milano, a Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD), a Castello e Parco di Masino (TO) e a Torre e Casa Campatelli a San Gimignano (SI).

Visita la mostra

Un viaggio nella materia dove la forma emerge dalla fusione di tecnica e poesia, fra la lucentezza del marmo, i riflessi dell’oro e le trasparenze dell’onice. A Villa e Collezione Panza e al Castello Sforzesco la prima retrospettiva di Barry X Ball.

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