La maestosa Basilica romanica di Santa Giulia a Bonate Sotto si trova oggi nella zona cimiteriale all'estremità del paese, immersa nella quiete e nella natura.
Costruita nell'antico Borgo Lesina, era situata in un punto di rilevanza strategica, alla confluenza di Brembo e Lesina dove sorgeva il centro abitato di cui ne era il cuore.
Verso il 1200 il Castrum Lisina, risalente al Neolitico, viene raso al suolo, gli abitanti decidono di abbandonarlo e di costruire un nuovo insediamento verso il borgo dove è oggi il centro di Bonate. La Basilica passa da luogo centrale a luogo sempre più marginale e abbandonato, fino a diventare area cimiteriale dall’800. L'amministrazione comunale di allora decise di riusare i ruderi di Santa Giulia come campo santo, dando a questi una configurazione, più definitiva, costruendo un muro esattamente sul sedime dell'impianto basilicale. Il luogo così individuato formava un giardino destinato alle sepolture, mentre nella parte protetta dal tetto si andarono a costruire tombe addossate ai muri, come era consuetudine nelle chiese.
La costruzione a pianta lievemente trapezoidale risale all’XI secolo, in origine con una struttura a tre navate con absidi semicircolari e cinque campate. Della struttura originaria rimangono parte del muro perimetrale, le tre absidi e la prima campata coperta. Sono andati perduti il tetto e parte del muro esterno.
Oggi è utilizzata come cappella del cimitero sorto attorno a essa. Gli interventi settecenteschi di rialzo e di copertura dell'abside e l'affresco dell'abside centrale, realizzati dai fratelli Orelli - pittori di origini svizzere attivi nel territorio di Bergamo tra Seicento e Settecento - convivono con elementi architettonici di età longobarda e anche più antica. La chiesa, attualmente di proprietà comunale, è aperta al pubblico.
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