Proseguendo per la strada delle fontane, attraverso un tratto di strada sterrata in proprietà privata, si giunge al Santuario della Madonna dei Mali o del pozzo (XVI e il XVII sec). L’ edificio con il mulino ad acqua e la tenuta circostante erano proprietà dei padri domenicani.
Sul portale della chiesa, risalente al 1616, troviamo la Madonna con il Bambino attribuita a Pietro Antonio Ferro e l’iscrizione “Mala nostra pellit bona cuncta poscit”, probabilmente riferita all’acqua sorgiva, che sgorga da una fontana adiacente alla cappella e ritenuta miracolosa, infatti richiama a sè pellegrini nella prima decade di settembre.
In questo contesto è facile osservare come la natura si sia espressa nelle sue molteplici forme con la crescita di piante appartenenti a diverse tipologie a testimoniare che l’acqua è “fonte di vita e biodiversità”.