Il complesso architettonico è collocato nel perimetro del centro storico dì quello che fu il comune di Bissone, dal 1841 unito amministrativamente a quello di Santa Cristina. Il comune appartiene al territorio della valle perifluviale del Po caratterizzato dalle divagazioni, antiche o recenti del,fiume. In particolare, la località di Bissone è posta sull'orlo della scarpata di terrazzo alluvionale formato in antico, da due anse del paleoalveo del fiume Po ancora ben visibile nella cartografia attuale. Per la caratteristica configurazione morfologica di ciglio, dì orlo, offre percorsi dì fruizione panoramica di grande rilevanza sulla sottostante piana, caratterizzata da estesi appezzamenti a coltivo,
piante e siepi lungo i corsi d'acqua. E' proprio l’acqua, coi suoi corsi naturali artificiali (colatori, cavi, rogge, roggioni, canali) e manufatti ad essa connessi (chiuse, alzaie, ponti, mulini, passerelle), che costituisce una prerogativa specifica di questo paesaggio agrario, di grande rilievo nell'assetto economico e territoriale attuale e passato. Nel paesaggio della bassa pedana, il regime irrigatorio è strettamente legato alla produttività agricola. L'acqua è preziosa ed è usata. storicamente anche come forza motrice. E’ il caso di Bissone, dove le fonti settecentesche riferiscono della presenza dì molino, pile da riso, torchio, resiga d'acqua, strutture ancora in parte esistenti lungo la scarpata del terrazzo, con manufatti a scavalco della roggia Bissona.