Luogo dello sbarco delle ceneri di Sant'Agostino di Ippona, Padre della Chiesa, nel percorso che le portò a Pavia. L'attuale edificio, dell'XI secolo, risale al restauro su indicazioni del D'Andrade, attuato dopo i crolli a seguito degli eventi bellici. Sono presenti affreschi, attribuiti ad un anonimo Maestro della Cella o a Manfredino da Pistoia, ricoverati, insieme ad altre opere, in un salone parrocchiale.