I Luoghi del Cuore
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CHIESA DI SAN GIUSEPPE A PORTO D’ADDA

CHIESA DI SAN GIUSEPPE A PORTO D’ADDA

PORTO D'ADDA, MONZA E DELLA BRIANZA

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CHIESA DI SAN GIUSEPPE A PORTO D’ADDA
Consacrata il 14 febbraio 1937 dal Beato Cardinale Ildefonso Schuster, Arcivescovo di Milano, sorge sul luogo della precedente chiesa edificata tra 1874 e 1877, interamente demolita per far posto al nuovo luogo di culto più ampio. I lavori, avviati al termine della Grande Guerra con la posa della prima pietra e presto sospesi, si concentrarono negli anni 1936-1937 sotto la sapiente direzione dell’Ing. Arch. Giovanni Maggi, coadiuvato dall’Arch. Oreste Scanavini, progettista del campanile. L’edificio si presenta a navata unica terminante nell’abside, con transetto a formare una pianta a croce latina. Pregevole il ciclo di affreschi con scene dell’Antico e del Nuovo Testamento che riveste completamente le pareti interne, eseguito tra la primavera 1940 e il settembre 1945 dall’artista bergamasco Vanni Rossi (1894-1973), con l’ausilio di Mario Clerici. Mecenati delle decorazioni furono i coniugi Guido e Pia Rossi, proprietari di Villa Carlotta a Porto d’Adda. L'interno della chiesa è interamente affrescato e questi affreschi, che Vanni Rossi stesso considerava il proprio capolavoro, costituiscono anche una cronaca dei cinque anni di vita del pittore fra la comunità di Porto nel contesto della Seconda Guerra Mondiale. L'artista infatti scelse di rappresentare i volti degli abitanti della piccola frazione cornatese fra i personaggi che affollano le rappresentazioni sacre, ma lasciò anche alcune annotazioni e riflessioni personali nascoste all'interno delle opere. Degno di nota il fatto che Rossi scelse di ritrarre Hitler e Mussolini fra i dannati all'Inferno nel Giudizio Universale.

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Consacrata il 14 febbraio 1937 dal Beato Cardinale Ildefonso Schuster, Arcivescovo di Milano, sorge sul luogo della precedente chiesa edificata tra 1874 e 1877, interamente demolita per far posto al nuovo luogo di culto più ampio. I lavori, avviati al termine della Grande Guerra con la posa della prima pietra e presto sospesi, si concentrarono negli anni 1936-1937 sotto la sapiente direzione dell’Ing. Arch. Giovanni Maggi, coadiuvato dall’Arch. Oreste Scanavini, progettista del campanile. L’edificio si presenta a navata unica terminante nell’abside, con transetto a formare una pianta a croce latina. Pregevole il ciclo di affreschi con scene dell’Antico e del Nuovo Testamento che riveste completamente le pareti interne, eseguito tra la primavera 1940 e il settembre 1945 dall’artista bergamasco Vanni Rossi (1894-1973), con l’ausilio di Mario Clerici. Mecenati delle decorazioni furono i coniugi Guido e Pia Rossi, proprietari di Villa Carlotta a Porto d’Adda. L'interno della chiesa è interamente affrescato e questi affreschi, che Vanni Rossi stesso considerava il proprio capolavoro, costituiscono anche una cronaca dei cinque anni di vita del pittore fra la comunità di Porto nel contesto della Seconda Guerra Mondiale. L'artista infatti scelse di rappresentare i volti degli abitanti della piccola frazione cornatese fra i personaggi che affollano le rappresentazioni sacre, ma lasciò anche alcune annotazioni e riflessioni personali nascoste all'interno delle opere. Degno di nota il fatto che Rossi scelse di ritrarre Hitler e Mussolini fra i dannati all'Inferno nel Giudizio Universale.
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