I Luoghi del Cuore
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CHIESA DI SANT'ANTONIO

CHIESA DI SANT'ANTONIO

RIPACANDIDA, POTENZA

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CHIESA DI SANT'ANTONIO
La chiesa di Sant’Antonio (già chiesa di San Bartolomeo) è stata costruita nell’XI secolo sopra una roccia, sui resti di un torrione longobardo, nel centro storico di Ripacandida. La chiesa, a navata unica, ha subito numerosi rifacimenti e nel 1700 è stata rinnovata nel soffitto e negl’intonaci. Sotto l’intonaco sono state rinvenute tracce di antiche pitture murali e un’immagine di Sant’Antonio Abate, oggi purtroppo perdute. Il campanile attuale risale all’anno Mille, quando fu costruita una torre con funzione di avvistamento, dalla forma quadrata, poi convertita in campanile. Si accede alla chiesa attraverso una scala recintata da un'inferriata lavorata. La pianta è costituita da tre navate, a destra sono posti quattro altari e a sinistra tre, nella navata centrale è presente un altare pregiato in stile Barocco. Fino agli anni sessanta la chiesa veniva gestita da una confraternita e precedentemente da dei monaci; sul finire della Seconda Guerra Mondiale fu luogo di un piccolo scontro tra cittadini ripacandidesi, insieme al prete dell'epoca, e alcuni soldati tedeschi in ritirata dal sud Italia. La chiesa possiede numerose statue di santi e un piccolo organo del Settecento abbandonato all'incuria sopra alla cantoria in legno dietro l'altare. È noto che nella chiesa erano presenti numerosi quadri antichi di cui non si hanno più notizie; sulla parete esterna, a sinistra della facciata, si vede un affresco raffigurante Cristo morto tra le braccia della Madre ai piedi della croce, s’ignora la data della sua realizzazione. Seguendo la strada si arriva nella parte posteriore dell’edificio, dove sorge un grande arco in pietra con una fontana. Della chiesa dà un cenno Giustino Fortunato in uno dei suoi scritti. Dalla fine degli anni ottanta la chiesa è stata man mano abbandonata, per diminuzione della popolazione e per l’assenza di sacerdoti. Fra 2007 e 2011, la chiese tornò a breve vita, per merito di alcune persone del quartiere, che organizzavano funzioni nelle occasioni più importanti, riscoprendo alcune tradizioni e festività. Oggi purtroppo la chiesa di Sant’Antonio è chiusa, per le scarse condizioni di agibilità, peggiorate nel tempo, anche a causa del fatto che negli ultimi anni non è stato fatto nessun lavoro di manutenzione. L’edificio soffre di gravi problemi di sicurezza e di una condizione di abbandono. La struttura attualmente è chiusa al pubblico in quanto si stanno svolgendo lavori di restauro e consolidamento. Riaprirà tra alcuni mesi.

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