La Chiesa è come un piccolo gioiello incastonato nelle verdi pendici del Monte Pisano. Compresa nell'antico castello di Panicale, lungo il corso del Rio Magno, in origine era detta di Santa Maria in Valleverde, poi di Santa Maria ad Nives ed infine dell'Ascensione.
Costruita in stile romanico pisano presumibilmente tra l'XI ed il XII secolo, nel 1273 è documentata la presenza di un monastero femminile che seguiva la regola di Sant’Agostino; tuttavia per il progressivo trasferimento delle monache a Pisa in via Sant’Egidio, l’attuale Corso Italia, il monastero fu abbandonato già nella prima metà del trecento.
Nel 1381 vi era collocata la statua lignea della Madonna del Monte, venerata dai butesi e attualmente posta nella Pieve di San Giovanni Battista.
All’esterno conserva importanti elementi decorativi ed un'elegante abside spartita da lesene e coronata da archetti pensili poggianti su mensole variamente scolpite.
L'interno è ad unica aula con zona presbiterale separata da tre arcate. Secondo un'antica tradizione la chiesa sarebbe stata costruita dalla setta dei "Liberi muratori", antesignani dei massoni, come confermerebbero la squadra ed il compasso scolpiti sull'architrave del portale laterale; inoltre, sempre all’interno conserva affreschi settecenteschi attribuiti a Pietro Giarrè, dove sono raffigurati la Madonna in mezzo ai santi Donato, Pietro, Lorenzo e Giulia, rinvenuto recentemente da uno strato di intonaco e restaurato.