Perno dell'assetto urbanistico della città rinascimentale di Giulia, ricostruita a partire dal 1470-71 dal duca Giulio Antonio Acquaviva d'Aragona che le diede il suo nome, sul modello delle più moderne innovazioni urbanistiche rinascimentali, tanto da far pensare per l'ideazione del piano di fondazione alla paternità dell'Alberti o di Francesco di Giorgio Martini, il duomo di San Flaviano è una delle strutture più interessanti dell'architettura quattrocentesca lungo il medio Adriatico. Si presenta come una singolare architettura a pianta ottagonale: su un alto tamburo innalzato in cotto in forme militaresche con beccatelli, si innalza la bella cupola con lanternino. Oggi ricoperta da tegole ad embrici in cotto dopo i pesanti interventi di alcuni decenni fa, un tempo era avvolta da piastrelle smaltate di azzurro quale faro sull'Adriatico.