Scopri il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo
L'idea di realizzare un nuovo complesso edilizio per la manifattura dei tabacchi deriva agli inizi degli anni ‘30 dalla necessità di riunire in un unico edificio le lavorazioni allora divise nell'ex convento di Sant'Orsola e nella chiesa sconsacrata di San Pancrazio. Ufficialmente, la paternità del progetto è dei tecnici del Monopolio ma l'eleganza e la modernità delle linee architettoniche ha fatto ipotizzare la mano dell' ing. Pier Luigi Nervi. Lo stile architettonico è quello del razionalismo italiano del primo dopoguerra, caratterizzato dalla ricerca di modernità e dinamicità spesso declinata in austera semplicità delle forme. La Manifattura è un complesso imponente con una superficie coperta di circa 100.000 mq che all'epoca dava lavoro ad oltre 1400 dipendenti. Nel 1999 passò di proprietà all’Ente Tabacchi Italiani e cessò di operare nel 2001. Sono in corso progetti per il recupero del complesso volti a restituire alla città un gioiello espressione del razionalismo fiorentino.
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IL BENE
Situata nel quartiere delle Cascine, in un’area dell’Oltrarno a breve distanza dal centro storico, è fra le più grandi manifatture di questo genere in Italia, con una estensione di 103 mila metri quadri. Il progetto del complesso è firmato dall'ingegner Alessandro Nistri, ma si ipotizza, sulla base di alcuni schizzi, un qualche coinvolgimento del celebre ingegnere e architetto Pier Luigi Nervi, titolare peraltro dell'impresa costruttrice che realizzò il complesso. I lavori vennero avviati nel 1933 e completati nel 1940: il primo edificio realizzato fu quello destinato alla lavorazione dei sigari, sul lato nord del complesso, che è caratterizzato da una serie di costruzioni compatte in stile razionalista. Dopo la dismissione produttiva nel 1999, per volontà dell’ Ente Tabacchi Italiani, agli inizi degli anni 2000 venne chiusa e fino a primi mesi del 2014, la struttura, è stata utilizzata come deposito per scenografie e costumi del Teatro della Pergola ed è saltuariamente utilizzata per eventi e sfilate di moda. Il complesso, in un discreto stato di conservazione, necessita di alcune opere di manutenzione e soprattutto di una nuova destinazione d’uso.
PROGETTO SOSTENUTO
La riqualificazione e il recupero della Ex Manifattura Tabacchi rappresenta oggi un importante caso di rigenerazione urbana. L’istanza dei cittadini, sposata e sostenuta dal FAI, è consistita da un lato nella conservazione dello storico impianto architettonico del complesso edilizio con il rispetto della memoria sociale del luogo - molto sentita dagli abitanti della zona - dall’altro nell’individuazione di strategie insediative sensibili delle esigenze sociali e culturali del quartiere. Un importante lavoro di concertazione fra portatori d’interesse, avvenuto attraverso la partecipazione di gruppi d’iniziativa civica e l’ascolto da parte degli operatori che hanno progettato il masterplan d’intervento sulla Ex Manifattura Tabacchi, ha portato a delineare un progetto che, nel rispetto delle peculiarità architettoniche e del valore storico e sociale del complesso, introduce un mix di funzioni rigeneratrici del contesto urbano e attrattive di attività economiche, culturali, sociali e nuovi servizi d’interesse civico. È stato così scongiurato l’originario piano di demolizione di una parte degli edifici e l’inserimento di nuovi volumi edilizi incongrui per il contesto paesaggistico e urbano. Il FAI insieme ai gruppi di cittadini locali sostengono e incoraggiano la visione intrapresa per il recupero di questo Patrimonio urbano, vigilando e laddove possibile contribuendo affinché il percorso delineato prosegua con successo.
ISTRUTTORIA SENZA CONTRIBUTO
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