Questo è il giardino di un artista, un giardino diventato esso stesso opera d’arte.
Arroccato sopra l’incantevole borgo della Mortola, ai piedi della cinquecentesca “Turre” (ora Torre Maggia) di avvistamento e protezione dalle incursioni barbaresche, il giardino di Carlo Maria Maggia sviluppa i suoi pendii e le sue terrazze sospese tra cielo e mare, declinando incantevoli panorami con affascinanti inserimenti di sculture ambientali e oltre 10.000 essenze vegetali.
Il confronto con i giardini Hanbury nasce spontaneo, quelli incastonati nel turchese del mare, questo proiettato nell’azzurro evanescente del cielo e tutta la terra ai suoi piedi. Un luogo da cui si domina il territorio che permetterà di dare uno sguardo a volo d’uccello su chilometri di territorio circostante e di comprenderne la storia e le misteriose evoluzioni.