Grotte artificiali realizzate a partire dal VII-VIII secolo da pazienti monaci calabro-greci, conosciuti come acemeti, i quali, in fuga dai territori dell’Impero bizantino, “edificarono scavando”, in tutte le zone arenarie e tufacee, rifugi, chiese e monasteri. Con questa tecnica realizzarono importanti insediamenti e centri di cultura monastica ancora oggi famosi, fondando a Caloveto, per esempio, il celebre monastero di S. Giovanni Calibita, che ha dato nome al paese.