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Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
le collegiate

LA VIA DELLE COLLEGIATE

MODICA, RAGUSA

506°

POSTO

89

VOTI
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LA VIA DELLE COLLEGIATE
La dimensione religiosa del popolo modicano, motore di numerose rinascite dopo ogni terremoto, epidemia e cataclismi di ogni genere, si è manifestata da sempre nella costruzione di grandi chiese e monumenti che hanno caratterizzato l’attuale urbanistica della città. A partire dal Concilio di Trento, i Vescovi confermano la loro presenza sul territorio attraverso l’istituzione di chiese di Collegiate che rispecchiassero la profonda fede della popolazione; ai Canonici, che conducevano ritmi di vita conventuali ma pur sempre legati all’autorità vescovile, vennero demandate tante responsabilità organizzative dalla cura delle numerose processioni religiose cittadine in ogni periodo liturgico, caratterizzate da grande partecipazione del popolo di Dio, alla custodia degli archivi delle chiese maggiori, un capitale di fonti storiche e documenti immenso che ci permettono tutt’oggi di conoscere e scoprire una società ormai scomparsa. Consultando le carte antiche lasciateci in eredità dai Canonici si possono quindi ricostruire i principali momenti religiosi e spirituali della città, i percorsi di processioni ormai scomparse, scoprire i tempi, le usanze, e lo spirito che hanno scandito gli avvenimenti della storia della Città. La storia di Modica del periodo pre e post-terromoto, i suoi fasti, la sua forza di reagire e ripartire dopo ogni cataclisma si può rileggere alla luce dei grandi cantieri ecclesiali che hanno dato origine ad uno dei territori più particolari della Sicilia: Il Val di Noto. Le Collegiate di San Giorgio, Santa Maria di Betlem e San Pietro rappresentano la più vivida testimonianza della storia di una città lungo i secoli, testimonianze artistiche che partono dal tardo gotico, passando per il barocco ed il tardo barocco fino agli ultimi interventi di inizio 900’ che hanno visto l’impegno di una quantità ingente di risorse economiche, culturali, artistiche e spirituali. Custodi di memorie religiose che hanno ispirato, confortato e incoraggiato il popolo Modicano lungo i numerosi percorsi di rinascita e progresso e che oggi sono testimonianza viva della cultura di un territorio. La creazione di monumenti così importanti ha comportato un’opera continua e incessante di restauro che non si è mai interrotta. Il consolidamento architettonico, il restauro dei dipinti e degli altari la custodia attraverso aree espositive del patrimonio di paramenti, calici, ostensori che costituiscono un vero tesoro per ciascuna delle maggiori Chiese di Modica, cioè San Giorgio, San Pietro e Santa Maria di Betlem, erette a Collegiate Insigni durante il XVII° secolo, e che rischiano oggi di essere dispersi a causa del logoramento e del naturale degrado dei materiali avuto lungo i secoli. Al recupero di tutto ciò vuole intervenire il percorso La via delle Collegiate che si propone come strumento pratico per la conservazione e la valorizzazione di questa importante eredità culturale che deve essere fruibile a tutti.

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la via delle collegiate

10° censimento nazionale del FAI
Anno
2020
Voti
40,521
Progetto
Valorizzazione
Stato

IL BENE
La Via delle Collegiate comprende le tre chiese Collegiate cittadine. Unisce dunque idealmente il duomo di San Giorgio e le chiese di San Pietro e Santa Maria di Betlem, testimonianza della storia di Modica lungo i secoli, dal tardogotico al tardobarocco, fino agli ultimi interventi di inizio Novecento che, a seguito dell’alluvione del 1902, hanno visto l’impiego di una quantità ingente di risorse economiche, culturali, artistiche e spirituali.

PROGETTO SOSTENUTO
Il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo
- richiesto dall’Associazione “Le collegiate di Modica” – si concentrerà sulla valorizzazione dell’identità locale attraverso l’esposizione permanente e il racconto di un’opera-simbolo per ogni Collegiata, scelta per il suo valore rappresentativo. I preziosi oggetti, riportati davanti agli occhi dei visitatori, fungeranno da collegamento tangibile attraverso il quale raccontare la comunità di Modica, le sue tradizioni e peculiarità. 

LE PERSONE CHE HANNO RACCOLTO I VOTI
Il comitato “Le collegiate di Modica #culturacheunisce”, nato a maggio 2020 proprio sulla spinta del decimo censimento del FAI, è formato da rappresentanti delle tre chiese – due delle quali rientrano nel sito Unesco “Le città barocche della Val di Noto” - tutte rilevanti sul piano storico e architettonico e che custodiscono un patrimonio significativo di opere d’arte sacra.

CONTRIBUTO: 15.000 euro
 

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LA VIA DELLE COLLEGIATE
La dimensione religiosa del popolo modicano, motore di numerose rinascite dopo ogni terremoto, epidemia e cataclismi di ogni genere, si è manifestata da sempre nella costruzione di grandi chiese e monumenti che hanno caratterizzato l’attuale urbanistica della città. A partire dal Concilio di Trento, i Vescovi confermano la loro presenza sul territorio attraverso l’istituzione di chiese di Collegiate che rispecchiassero la profonda fede della popolazione; ai Canonici, che conducevano ritmi di vita conventuali ma pur sempre legati all’autorità vescovile, vennero demandate tante responsabilità organizzative dalla cura delle numerose processioni religiose cittadine in ogni periodo liturgico, caratterizzate da grande partecipazione del popolo di Dio, alla custodia degli archivi delle chiese maggiori, un capitale di fonti storiche e documenti immenso che ci permettono tutt’oggi di conoscere e scoprire una società ormai scomparsa. Consultando le carte antiche lasciateci in eredità dai Canonici si possono quindi ricostruire i principali momenti religiosi e spirituali della città, i percorsi di processioni ormai scomparse, scoprire i tempi, le usanze, e lo spirito che hanno scandito gli avvenimenti della storia della Città. La storia di Modica del periodo pre e post-terromoto, i suoi fasti, la sua forza di reagire e ripartire dopo ogni cataclisma si può rileggere alla luce dei grandi cantieri ecclesiali che hanno dato origine ad uno dei territori più particolari della Sicilia: Il Val di Noto. Le Collegiate di San Giorgio, Santa Maria di Betlem e San Pietro rappresentano la più vivida testimonianza della storia di una città lungo i secoli, testimonianze artistiche che partono dal tardo gotico, passando per il barocco ed il tardo barocco fino agli ultimi interventi di inizio 900’ che hanno visto l’impegno di una quantità ingente di risorse economiche, culturali, artistiche e spirituali. Custodi di memorie religiose che hanno ispirato, confortato e incoraggiato il popolo Modicano lungo i numerosi percorsi di rinascita e progresso e che oggi sono testimonianza viva della cultura di un territorio. La creazione di monumenti così importanti ha comportato un’opera continua e incessante di restauro che non si è mai interrotta. Il consolidamento architettonico, il restauro dei dipinti e degli altari la custodia attraverso aree espositive del patrimonio di paramenti, calici, ostensori che costituiscono un vero tesoro per ciascuna delle maggiori Chiese di Modica, cioè San Giorgio, San Pietro e Santa Maria di Betlem, erette a Collegiate Insigni durante il XVII° secolo, e che rischiano oggi di essere dispersi a causa del logoramento e del naturale degrado dei materiali avuto lungo i secoli. Al recupero di tutto ciò vuole intervenire il percorso La via delle Collegiate che si propone come strumento pratico per la conservazione e la valorizzazione di questa importante eredità culturale che deve essere fruibile a tutti.
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