Questo luogo, tanto semplice e all'apparenza privo di importanza è conosciuto nel mondo esoterico come luogo "magico" più importante di Novara. Questo perchè la piazza si estende secondo una precisa disposizione geometrica, formando un triangolo "geodetico", centro convenzionale della città e cioè il punto da cui è possibile misurare le distanze precise da Novara alle altre città. Questo triangolo, che in realtà costituisce il vero cuore vivo e palpitante di Novara, incastonato nella piazza, è una pietra di granito. Purtroppo lo scorso gennaio del 1992 la pietra fu rubata. Ricomparve il 18 gennaio misteriosamente dalle mani di un prete che disse di averla ritrovata in un confessionale. Fu reincastonata, ma la posizione era troppo diversa dalla precedente. Da quel momento si dice che la piazza perse la sua energia tellurica per via dell'orientamento ormai sfasato. Non si sa se la pietra ritrovata era neppure la stessa. Benché denominata ufficialmente Piazza Cesare Battisti, Piazza delle Erbe è riconosciuta con questo nome dai novaresi, in seguito alla presenza dell’immagine di San Lorenzo, noto per essere venerato dagli erbivendoli e fruttivendoli. Una leggenda vuole che le colonne sul lato nord della piazza siano un bottino di guerra proveniente da Bidrate, quando il noto borgo, fedele a Federico Barbarossa, venne distrutto dai novaresi; in realtà alcuni documenti attestano la realizzazione del porticato per volere dello stesso Barbarossa.