Edificato tra il XIV ed il XV secolo a navata unica con arco a botte e con facciata in stile barocco, è dedicato all'Annunciazione, dalla statua quattrocentesca in cotto presente all'interno che regge sulle ginocchia il Bambino e con la destra benedice, opera di Elia della Marra. Agli inizi del Cinquecento era presente nella vicina Corte Ghisiola una comunità dei Serviti, che ospitò il beato Angelo Macrini.
La chiesa è citata già in un documento datato 7 marzo 1569, dal quale risulta aggregata alla chiesa di Castelgrimaldo.
A questo luogo di devozione mariana la tradizione attribuisce numerosi prodigi. Si narra, ad esempio, che una notte perduta nei secoli, alcuni malfattori si introdussero nella chiesa della Possenta per rubare l’oro e i gioielli che ornavano in abbondanza l’immagine della Madonna. Pare però che alcune collane s’impigliarono nel braccio della statua. Nella fretta di liberarsi, l’arto della statua si spezzò e i ladri lo gettarono nell’arido pozzo vicino.
A quel tocco scaturì dal fondo una sorgente prodigiosa e solo chi attinse con devozione ne sperimentò i vantaggi. Ci si votava alla Madonna della Possenta quando la terra riarsa comprometteva il raccolto, o per guerre ed epidemie, oppure quando al poppante la puerpera porgeva arido il seno.
In onore della Beata Vergine a primavera si tiene la tradizionale e antica “Fiera della Possenta”.