Angelo Maramai: undici anni irresistibili!

Angelo Maramai: undici anni irresistibili!

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Angelo Maramai: undici anni irresistibili!
Aziende

18 dicembre 2020

Angelo Maramai ripercorre successi, sfide e passioni e lascia il testimone a Davide Usai.

Con il chiudersi di questo incredibile e pazzesco 2020 si conclude anche la mia esperienza di Direttore Generale del FAI. Ci tengo a dire subito che il motivo di questa decisione è la mia condizione di salute che oramai non mi consente più di avere il carico di un ruolo di responsabilità così importante e complesso; se non fosse stato per questo problema non mi sarei certo fermato.
Il FAI è una organizzazione straordinaria che rappresenta, e che potrà rappresentare sempre di più, uno dei punti di riferimento per il nostro Paese. La nostra identità di italiani è strettamente legata al nostro patrimonio storico, artistico, paesaggistico e lavorare al FAI consente di impegnarsi in una missione straordinaria dedicata proprio alla cura, alla promozione e alla vigilanza di questi valori fondanti della nostra nazione.

UN’ESPERIENZA INDIMENTICABILE

Il mio lavoro, nel corso di questi undici anni, è stato quello di consentire la crescita e la transizione di una organizzazione ancora molto legata a dimensioni limitate e legate ad alcune aree del nord del nostro Paese, a una realtà davvero nazionale, di grandi dimensioni che coinvolgesse nelle proprie iniziative milioni di italiani, centinaia di migliaia di iscritti. Grazie a uno straordinario lavoro di squadra che ha coinvolto tutti, dai vertici dell’organizzazione, ai volontari, a tutto lo staff è stato possibile formulare un piano strategico e alcuni piani pluriennali che hanno permesso, attraverso un percorso condiviso, di sognare e attuare obiettivi di successo che, in larghissima parte, abbiamo visto realizzati.

Poi si è abbattuto su di noi il 2020 con il mostro del Coronavirus che ha rovesciato tutti i criteri di prevedibilità e di pianificazione e che continuerà a influenzare le nostre vite per ancora un bel po’ di tempo; anche in questo frangente il FAI ha saputo reagire con dinamicità e flessibilità e si avvia a concludere l’anno con perdite che non comprometteranno il futuro della Fondazione. Ne siamo tutti davvero molto soddisfatti (anche se stremati!) e fieri perché significa essere riusciti a consolidare una struttura matura e forte, in grado di adeguarsi alle sfide più difficili. Nel corso di questi undici anni posso dire di avere maturato un’esperienza straordinaria che mi ha portato a collaborare con persone eccellenti che mi hanno arricchito e aiutato a crescere. Non posso non cogliere quest’occasione per fare i ringraziamenti che ho nel cuore. Ringrazio tutti i nostri Consiglieri di Amministrazione, e i membri di tutti gli organi istituzionali, che hanno sostenuto i progetti e i piani che hanno permesso al FAI di diventare ciò che è oggi. Ringrazio Ilaria Borletti Buitoni, Presidente FAI dal 2010 al 2013, assieme alla quale ho iniziato questa straordinaria esperienza; ringrazio Andrea Carandini e Marco Magnifico coi quali negli ultimi otto anni ho lavorato gomito a gomito formulando tanti progetti e ottenendo straordinari risultati. Un pensiero speciale e grato per Giulia Maria Crespi che mi ha voluto al FAI in un momento in cui già aveva deciso di ritirarsi dai suoi poteri operativi, ma che ci ha sempre stimolato e «pungolato» perché non ci fermassimo mai nel leggere i bisogni della società e non rallentassimo mai nel processo di innovazione.

Ringrazio tutto lo staff del FAI che nel corso di questi anni ho contribuito a organizzare e a far crescere professionalmente: la loro forza e motivazione ha prodotto i progetti e gli obiettivi concretamente conseguiti che sono sotto gli occhi di tutti. Ringrazio in modo particolarmente commosso e ammirato tutta la straordinaria rete dei Volontari del FAI: grazie ai nostri Presidenti Regionali, a tutti i nostri Delegati e a tutti i Volontari che sul territorio nazionale testimoniano quotidianamente la passione civile e l’impegno sociale a favore della nostra missione. Nel difficilissimo 2020 hanno dimostrato un grande coraggio e una eccezionale determinazione organizzando, in condizioni di sicurezza, eventi territoriali (in particolare le Giornate FAI all’aperto e le Giornate FAI d’Autunno) che hanno fatto letteralmente lo «slalom» tra i lockdown locali e nazionali.

LA SFIDA CONTINUA...

I miei più sentiti auguri a chi prenderà il mio posto, a Davide Usai, che già da alcuni mesi ha cominciato la sua esperienza in questa straordinaria organizzazione che merita di essere gestita a livelli di grande eccellenza. Infine un saluto a tutti gli iscritti e sostenitori del FAI siano essi privati o aziende: il vostro numero è molto cresciuto nel corso di questi anni e la vostra importanza è centrale per il sostegno alla missione nella quale tutti crediamo. Siateci vicini e i nostri risultati saranno i vostri risultati che permetteranno di progredire verso una società migliore.

Angelo Maramai DIRETTORE GENERALE FAI

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