Costruito nel primo decennio d.C., questa imponente opera di ingegneria idraulica si sviluppava lungo un percorso di oltre 100 km, dalle sorgenti del Serino fino alla Piscina Mirabilis a Miseno, rifornendo d’acqua i più importanti centri campani dell’epoca tra cui Neapolis, Pompei ed Ercolano.
Nell'area Vergini-Sanità, i ponti-canale dell’acquedotto, interrati a seguito di alluvioni che hanno provocato l’innalzamento del livello di calpestio, sono stati utilizzati come fondamenta per costruzioni successive, nell'epoca in cui la città si espandeva al di fuori delle mura dell’antica Neapolis.
Scoperto nel 2011, il tratto di acquedotto rinvenuto al di sotto dello storico Palazzo Peschici Maresca, rappresenta un’evidenza archeologica di fondamentale importanza. Gli spazi del piano interrato, sono stati adibiti nel corso dei secoli a uso cantina, rifugio anti-bombardamenti, nonché luogo di discarica.
Il sito, aperto al pubblico dal 2015, è attualmente gestito dall'Associazione VerginiSanità che, negli ultimi anni, in collaborazione con l'Associazione Celanapoli, sta lavorando ad un programma complessivo di recupero, valorizzazione e fruizione, denominato AquaAugusta. All'attività di studio e ricerca, si affiancano eventi e mostre "site-specific" che intendono sperimentare nuove modalità di lettura e differenti interpretazioni del patrimonio culturale, attivando un dialogo fra archeologia e arte contemporanea.
Il sito è parte della rete Extramann, un progetto di collaborazione tra il MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e le nuove realtà impegnate per valorizzare il patrimonio culturale meno conosciuto della città.