In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
La Valle del Serchio e in particolare la boscosa Valle della Lima nel Comune di Bagni di Lucca, sono note ormai da secoli per una produzione artigianale, che siamo più soliti associare alla città Partenopea, ovvero quella delle "figurine" del Presepe. La realizzazione di statuette in gesso che effigiano santi, personaggi del presepe e personaggi storici, o addirittura che riproducono i più celebri esempi della tradizione scultorea italiana, ha origini molto antiche. Per ritrovare la nascita di questa manifattura dobbiamo tornare indietro nel tempo.
La storia del figurinaio risale al 1500 quando gli "stucchini", che realizzavano decorazioni in stucco per i palazzi signorili, iniziarono a riprodurre statue sacre e profane dei grandi maestri del rinascimento italiano, con il materiale eccedente dal loro lavoro. Poi sostituito nel 1800 dal gesso che di basso costo permise un'ampia diffusione della produzione, rendendola accessibile anche dalle classi sociali meno abbienti. La storia dei figurinai è legata a doppio filo a quella dell'emigrazione lucchese, che ha caratterizzato la Valle a partire dalla fine del XVII secolo, infatti da queste montagne partirono moltissime famiglie che si recavano all'estero in cerca di fortuna: impiantando nei luoghi di destinazione piccoli laboratori per la produzione e la vendita delle figurine.
In esclusiva per gli iscritti FAI sarà possibile inoltre visitare il laboratorio artigianale della ditta "Arte Barsanti", antica e premiata fabbrica, situata a circa un km di distanza e fondata nel 1900 da Carmelo Barsanti, che per primo avviò in Bagni di Lucca la produzione di statue in gesso alabastrino. Questo piccolo stabilimento è l'unico in cui ancora oggi vengono utilizzate le tecniche di lavorazione tradizionali, derivanti dalla più celebre metodologia "a cera persa". Questo straordinario luogo conserva l'aspetto di bottega artigianale di inizio novecento e la vendita delle sue statuine si è sviluppata nel tempo in tutta Italia, in Europa e fuori continente, riscontrando consensi ovunque. Tra gli altri, hanno posseduto esemplari della produzione "Arte Barsanti" anche Papa Giovanni Paolo II e la Regina Madre Elisabetta d'Inghilterra.
Durante le Giornate FAI di Primavera solo per gli iscritti FAI sarà possibile visitare il laboratorio artigianale della ditta "Arte Barsanti", in cui insieme all'artigiano Simone Fiori ci muoveremo alla scoperta della tecnica e dei materiali tradizionali della produzione, approfondendone da vicino tutti i passaggi fondamentali. Inoltre sarà possibile ammirare un repertorio di oggetti storici e documenti che testimoniano la grandissima diffusione che queste creazioni hanno avuto ed hanno ancora oggi in giro per il mondo
Volontari FAI