Castiglioni curò la nuova sistemazione del Cimitero di Lierna, dove è possibile ammirare numerose opere originali: la cappella ossario e le varie decorazioni poste all’esterno e all’interno, realizzate nel 1922, e le Tombe Micheli, Balbiani Sigurtà, nel 1929, Spada, nel 1930, e Costa nel 1944. In particolare, la figura di una donna e le tenere figure di putti reggisarcofago della cappella Pepita Spada testimoniano come Castiglioni, pur riprendendo la tradizione classica, non priva di inflessioni naturaliste, si ispiri in chiave moderna alla tradizione funeraria del Trecento e del Quattrocento italiano. La donna, per esempio, è presentata con un’espressione estremamente dolce e nella resa dei volumi non mancano attenzioni di tipo pittorico accentuate dal linearismo dei panneggi. Al contrario, un'assoluta semplicità contraddistingue la lastra tombale posata in corrispondenza della sepoltura di Giannino Castiglioni.