Una grande fiumara scavata nelle rocce dei Nebrodi da un torrente che scorre nel suo greto pietroso, tra rocce dolomitiche a strapiombo, dove nidificano rapaci, e pendici di macchia mediterranea aggredite da enormi cave di sabbia che scavano i versanti e stanno distruggendo tutto, benché versino canoni irrisori o nulli al demanio.
Sulla fiumara che si allarga e restringe continuamente, si affacciano dall'alto: Alcara li Fusi, Militello Rosmarino e San Marco D'Alunzio.
Il luogo è così descritto da Consolo nel libro "Il sorriso dell'ignoto marinaio":
"Agli aerei tornanti in precipizio sulla valle fino al letto grande incassato fra le rocche della fiumara Rosmarino"