Fonte Barco è una delle fontane storiche che hanno consentito, assieme ad altre che come Fonte Grande costruite con la stessa sofisticata tecnologia idraulica di base, l'insediamento e lo sviluppo dell'abitato di Spoltore.
Questa fonte è antichissima, e la sua "monumentalità" e la cura posta nella decorazione con mattoni a bicromia in rosso e giallo, nascosta per secoli fino alle recenti operazioni di restauro condotte dall'Ecoistituto-Abruzzo su finanziamento del comune di Spoltore, lascia intendere che avesse un'importanza che va ben oltre quella di una fontana rurale. Queste fonti sono prive di sorgenti naturali. Sono alimentate da cunicoli sotterranei artificiali, drenanti, scavati trasversalmente alla direzione di deflusso di una falda idrica sospesa e superficiale; l'acqua viene così raccolta per stillicidio, convogliata in un punto, sul retro della fontana, decantata attraverso pozzetti di sedimentazione, realizzando una presa d'acqua perenne, in movimento, filtrata e depurata dalla terra. Fonte Barco era adibita all'abbeveraggio del bestiame, al prelievo d'acqua che le donne di Spoltore attuavano con la conca, e come luogo per il bucato e per la sbianca ( la "cura" ) dei panni tessuti al telaio in casa, stesi sui prati dell'intorno.
I nome " Barco " designava un luogo di sosta temporanea delle greggi ( è sita, tra l'altro, lungo un tratturo ) che rasavano e concimavano il prezioso prato. Il progetto di recupero prevede per il futuro, il restauro naturalistico delle sponde di fosso Grande e la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale fino al fiume Pescara.