La struttura in questione era rinomata per il suo valore architettonico e per i suoi giardini, progettati da Raffaele de Vico (ristrutturazione e sistemazione del 1938) e dotati di piante rarissime.
Nel 2001 la villa, che ha ospitato l'Opera Nazionale Pensionati d'Italia per tanti anni e successivamente una Casa di Riposo, è stata chiusa.
In realtà nel 2009 è stata riaperta solo la parte "nuova" (non presente in foto) del complesso ma si tratta di una struttura distaccata.
Oltre a essere la residenza estiva di Giacomo Acerbo, poichè originario di Caprara da parte di madre (Mariannina De Pasquale), durante la seconda guerra mondiale è stata anche sede di un ospedale militare nella struttura adiacente. Un punto strategico insomma. Successivamente è entrata a far parte del patrimonio regionale e infine comunale.
Oltre a numerosi furti (quadri, fontane ecc.) e atti di vandalismo, la villa sembra proprio non trovare la giusta valorizzazione, anche da un punto di vista occupazionale; tante promesse e tanti progetti "facciata" (museo archeologico ecc.). Insomma uno spreco sotto gli occhi di tutti.
Di fatto la situazione è pressappoco quella rappresentata nelle foto tra le quali si nota anche un sarcofago di notevole valore lasciato all'abbandono, come tutto il resto. Si pensi che il portone è stato addirittura murato.
Inutile dire che la Villa ha rappresentato un notevole punto di riferimento per molti, oltre a essere il polmone economico per la piccola comunità.