Opera dello scultore modenese Ermenegildo Luppi, inaugurato il 4 Novembre 1929, alla presenza di re Vittorio Emanuele III e del principe ereditario Umberto di Savoia. Il monumento alto più di 14 metri ha, al suo culmine, la statua della Vittoria che con la mano destra impugna un gladio e, con la mano sinistra, sorregge uno scudo (Vittoria armata); alla base presenta quattro gruppi scultorei che rappresentano l’Offerta, l’Addio, il Combattente e il Sacrificio. L’Ippocastano o Castagno d’India in realtà è originario della Grecia e dell’Albania. Sembra sia stato introdotto in Italia nel 1557 da Pietro Andrea Mattioli e a Vienna, nel 1591, da Carlo Clusio. Viene chiamato ippocastano perché in passato si riteneva che i suoi frutti (castagne “matte”) facessero bene ai cavalli, soprattutto quelli bolsi. In realtà il frutto è amaro e leggermente tossico per l’uomo. La numerosa e appariscente fioritura che lo caratterizza lo hanno fatto subito apprezzare come albero ornamentale tanto che Luigi XIV lo utilizzò per realizzare un boschetto nel giardino di Versailles. Attualmente la sua bellezza è minacciata da un insetto che proviene dall’Europa orientale e che determina la caduta anticipata delle foglie.