I Luoghi del Cuore
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PARCO ARCHEOLOGICO DI CAUCANA

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SANTA CROCE CAMERINA, RAGUSA

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PARCO ARCHEOLOGICO DI CAUCANA
Il sito è fruibile gratuitamente grazie alla convenzione fra la Soprintendenza di Ragusa e il Comitato Kaukana Zona Archeologica STORIA: L’antica Kaukana, sita in prossimità della moderna Punta Secca (l’antico Ras Karan-Rosacambra), in età tardo antica (IV – IX sec. d.C.) fu importante ancoraggio lungo le rotte militari e annonarie che dal Nord-Africa, attraverso Malta, giungevano in Sicilia. Di essa fa menzione, già nel II secolo d.C., Tolomeo, astrologo, astronomo e geografo greco antico di epoca imperiale. Secondo la testimonianza di Procopio di Cesarea, da Kaukana, nel 533 d.C., salpò la flotta bizantina al comando di Belisario alla volta di Malta. Nel 1091 Ruggero il Normanno mosse da qui con la sua flotta per conquistare Malta alla causa cristiana. L’attuale sito, conosciuto col nome di Anticaglie, fu noto a partire dal XVI secolo al Fazello e al Camilliani che vi identificarono l’antica Kaukana, nonché ai viaggiatori inglesi del XIX secolo che attratti dalle sue antiche rovine che affioravano qua e là tra la macchia mediterranea, si spinsero fin qui descrivendo il bacino portuale. Kaukana fu sistematicamente indagata solo negli anni sessanta del secolo scorso ad opera della Soprintendenza di Siracusa, con scavi diretti da Paola Pelagatti, che identificarono gli edifici religiosi e privati, oggi sulla costa e, soprattutto, all’interno del piccolo parco archeologico, che costituiscono un’ eccezionale testimonianza di strutture del periodo tardoantico di cui si conservano i due terzi degli elevati. IL MODELLO INSEDIATIVO: Tre sono i gruppi di ruderi dislocati lungo la costa che corrispondono all’antico abitato di Kaukana. Due di questi, molto vicini l’uno all’altro, sono situati ad est di Punta Secca. I vari quartieri del chorion di Kaukana sorsero su un’area che non era mai stata occupata prima. I resti dei quartieri lungo la costa sono coperti da una spessa coltre sabbiosa che ha consentito un’insolita ed eccezionale conservazione delle rovine. Il quartiere di Kauka-na situato in località Anticaglia è quello maggiormente noto e in questo complesso sono stati scoperti ben venticinque edifici. Queste costruzioni sembrano raggruppate in prossimità di una chiesetta cimiteriale a tre navate e si distribuiscono su una fascia costiera lunga circo m. 300 e larga m. 200. L’area dell’abitato non are essere caratterizzata da un muro di recinzione; in particolare nell’ambito del quartiere di Anticaglia la maggior parte degli edifici degli edifici appare dislocata parallelamente alla costa, con un orientamento costante dei lati lunghi in senso est-ovest. Complessivamente l’insieme degli edifici appare caratterizzato da una assoluta inorganicità compositiva e non si ravvisa nessuna traccia di divisione del terreno. Solo nell’area attorno alla chiesetta è possibile intravede-re una coordinazione degli edifici. Gli edifici di Kaukana destinati ad abita-zioni, dai tipi semplici, monocellulari, fino ai tipi più complessi, con ambienti e cortili, possono essere raffrontate con abitazioni dei villaggi coevi della Siria e del Nord-Africa. Tutti gli edifici sono sicuramente delle abitazioni, seppure diversamente caratterizzate. Gli edifici a piante semplice sono ad un solo ambiente e probabilmente sono da correlare a spazi circostanti utilizzati per l’agricoltura o l’allevamento; anche gli edifici con più ambienti e gli edifici a pianta complessa, anche con cortili absidati sono sicuramente delle abitazioni. Più articolati appaiono gli edifici 2, 7, 8, 17 e 20 in cui sono sicuramente accorpate due funzioni: una residenziale e una commerciale. LA CHIESETTA E IL BAZAR Già nel 1961, al centro del quartiere Anticaglia, era stato individuato l’edificio 18, subito riconosciuto come un edificio sacro. Il complesso monumentale è costituito da un’aula culturale a tre navate con l’asse longitudinale orientato est-ovest, con un leggero spostamento dell’abside verso sud.

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