Fondato nel 1510, il convento conobbe l'epoca di maggiore splendore nel XVII secolo, in seguito alla pubblicazione del libro, ad opera di Silvestro Frangipane, che ufficializzava la tradizione dei miracoli operati dal sacro "quadro" donato ai monaci sorianesi nella notte del 15 settembre del 1530 dalla Vergine Maria accompagnata dalle due sante protettrici dell'ordine. Gli apparati architettonico, scultoreo e decorativo, tutti marmorei, realizzati su committenza dei religiosi domenicani, sono opere di eccellentissimi architetti, scultori e marmorari, per la maggior parte romani, napoletani (ma anche siciliani, veneziani e umbri), riferibili alle note vicende costruttive dei due diversi altari maggiori nella cui "cona" era esposta e venerata l'effigie acheropita (dipinta a mano) di San Domenico, e alla decorazione della navata e dei suoi pilastri. Il sisma del 5 febbraio 1783 ridusse tutto in un cumulo di desolate "ruine". Nonostante i danni il complesso è chiaramente leggibile.