La nascita dell’odierno santuario della Madonna Annunciata risale al 1566, quando, in occasione di una vista pastorale di San Carlo Borromeo, i verdellesi formularono una petizione per essere autorizzati a costruire, in onore della Madonna, un santuario che sostituisse l'antico e diroccato oratorio dedicato a San Michele Arcangelo. Benchè la petizione venne accolta solo 20 anni dopo, il Santuario venne costruito rapidamente e già nel 1598 era terminato, tranne il campanile, terminato nel 1616.
L’interno dell’edificio è a una sola navata, suddivisa da archi in tre campate. Numerose le tele, eseguite, tra gli altri, da Francesco Zucco, Sebastiano Rossino e Gian Paolo Cavagna. Nei primi anni del '900, furono promossi interventi di restauro e abbellimento, con l'esecuzione di affreschi di Ponziano Loverini e decorazioni di Ernesto Rusca.
Sopra il portone d’ingresso, si trova un organo di Adeodato Bossi, di cui, ormai, rimangono solo la facciata con le tastiere e le leve dei registri.